Ciclismo | Il sindacato Force Ouvrière si batte al Tour de France

La Francia non sarebbe la Francia se non ci fossero tracce di spirito rivoluzionario anche in organizzazioni altamente commerciali. Ad esempio, nella lunga carovana del Tour de France . È nota per il modo in cui le multinazionali distribuiscono piccoli doni alla gente: snack, copricapi più o meno eleganti, lavagne, penne con stampe pubblicitarie e molto altro.

Anche i rappresentanti del sindacato Force Ouvrière sono nel vivo dell'azione. "Siamo tra i più longevi partecipanti alla carovana , essendoci ormai da 75 anni", racconta Johanny Berthet a "nd". È iscritto al sindacato del dipartimento degli impiegati giudiziari. Questo settore è ancora piuttosto fedele al sindacato. "Se escludiamo i giudici, circa un terzo di tutti gli impiegati giudiziari è iscritto al nostro sindacato", sottolinea.

Durante il tour , Berthet e i suoi colleghi attivisti distribuiscono anche piccoli gadget promozionali, volantini e riviste che pubblicizzano il loro lavoro. "Questo è particolarmente importante per le giovani generazioni. Spesso non sanno nemmeno cosa possono fare i sindacati", afferma Berthet. E i membri del sindacato qui svolgono anche un lavoro molto pratico. "Consigliamo i dipendenti di altre aziende riguardo ai loro contratti di lavoro. Spesso tornano a casa con soli 1.600 euro, che non bastano per vivere. Con il nostro aiuto, diversi contratti di lavoro sono già stati rinegoziati a favore dei dipendenti", spiega Berthet con orgoglio. "Bisogna reagire!"

Oggi, in Francia, le principali difficoltà riguardano la resistenza alla riforma delle pensioni . "Attualmente, si può ancora andare in pensione a 64 anni. Ma l'età pensionabile dovrebbe essere gradualmente innalzata. E questo non è possibile se si considera che alcune persone hanno iniziato a lavorare a 16 o 18 anni", spiega Berthet. Suo nonno poté andare in pensione a 60 anni, ma morì a 61. "È rimasto solo un anno senza lavoro; è una barzelletta, una barzelletta triste", dice.

La piattaforma del Tour de France è un ottimo mezzo per richiamare l'attenzione sulle proprie preoccupazioni. La lunga presenza del sindacato nella carovana del Tour ha un vantaggio: "Essendo tra i partecipanti più anziani, paghiamo relativamente poco per i nostri veicoli qui. Gli altri sono un po' gelosi", afferma Berthet. Quindi, in questo caso, i sindacati battono ancora le multinazionali.

Era un po' sconcertante che lo stand del sindacato al Grand Départ di Lille si trovasse proprio accanto a uno stand pubblicitario della Legione Straniera. Lì, un uomo con accento slavo, che si era presentato come madrelingua russa, corteggiava l'attenzione soprattutto dei giovani. "Sì, alcuni sono interessati. Dopotutto, siamo dispiegati in tutto il mondo. Questo è certamente attraente", ha spiegato a "nd". Non ci sono attività sindacali nella Legione Straniera. "Semplicemente non possiamo entrare lì", ha detto Berthet, riferendosi allo stand vicino. In Francia, anche il Tour ha la sua buona dose di contraddizioni.