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Raclette puzzolente e crepacuore: i primi giorni degli Europei sono caldi

Raclette puzzolente e crepacuore: i primi giorni degli Europei sono caldi

Il retrò la fa da padrone! Dopo che la nazionale tedesca ha scelto "Major Tom (völlig losgelöst)" del 1982 come inno degli Europei del 2022, Wolfgang Petry ha approfittato di una visita al ritiro femminile per riregistrare la sua hit "Verlieben, verloren, vergessen, verzeih'n" (Innamorarsi, perdersi, dimenticare, perdonare). Il potenziale cantilenante della canzone è ottimo, certo. Ma un inno calcistico con la parola "verlieren" (perdere) nel titolo e il crepacuore come tema? Potrebbe essere una novità. Ai giocatori non dispiace. L'attaccante Laura Freigang ha definito l'esperienza un "sogno febbrile del miglior tipo" (eva).

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“Innamorarsi, perdere, dimenticare, perdonare”: Wolfgang Petry e la nazionale tedesca.

DFB/DPA/Yuliia Perekopaiko/Keystone

L'atmosfera dev'essere stata strana: venerdì la Danimarca ha giocato contro la Svezia, il che significava che due fidanzate si sfidavano. Pernille Harder, capitano danese, e Magdalena Eriksson, difensore svedese, sono una coppia e giocano entrambe per l'FC Bayern. La partita in realtà non ha avuto luogo: Eriksson è rimasta in panchina. Era comunque contenta: la Svezia ha vinto 1-0. Harder aveva lavorato instancabilmente in campo per pareggiare, senza successo. Almeno non ha dovuto saldare i debiti di scommesse in seguito. Dopo la sconfitta della sua squadra contro la Svezia in Nations League, si è anche occupata di lavare i piatti. (cen.)

All'epoca era lì come tifosa: Pernille Harder (a destra) bacia Magdalena Eriksson dopo la vittoria della Svezia ai Mondiali del 2019.
In lutto

Chiunque pensi al calcio femminile al Wankdorf giovedì potrebbe non riuscire a interpretare l'assalto. Uomini anziani compaiono di proposito nella sala stampa prima della partita Spagna-Portogallo, e la scorta prende posizione davanti alle telecamere. Dignitari portoghesi, dicono. Espressioni solenni. Un senso di pesantezza aleggia nell'aria. Chissà perché. Solo quando lo stadio da 30.000 posti osserva un minuto di silenzio per Diogo Jota, morto in un incidente stradale, si rendono conto di tutto. Era portoghese, giocava per il Liverpool FC. Ed era un giocatore della nazionale. (bir. )

Sorpresa nel giorno della partita: i tifosi del Wankdorf rendono omaggio al defunto Diogo Jota.
Nel paese del lusso

Finalmente lo sappiamo: la Svizzera è cara. Gli osservatori dei prezzi del quotidiano tedesco "Bild" hanno scoperto che nella zona tifosi dell'Europaallee di Zurigo si sta diffondendo il fenomeno del "spreco di vino". Un bicchiere di vino rosso costa 17 euro, una "raclette puzzolente" l'equivalente di 22 euro e un boccale di birra 7 euro. Ops! È un prezzo esorbitante, persino per chi è del posto. Quindi, un consiglio tra amici: nessuno frequenta volontariamente l'Europaallee; conosciamo alcuni locali con prezzi normali. E la "raclette puzzolente"? Con queste temperature?! Colpa nostra. (ram.)

Sette euro per una birra? Esorbitante!

Un articolo della « NZZ am Sonntag »

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