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Per il secondo tentativo di IPO: Klarna si posiziona come neobank

Per il secondo tentativo di IPO: Klarna si posiziona come neobank

Dopo il fallimento della IPO, Klarna sta pianificando un nuovo inizio, concentrandosi su neobank, carte di debito e comunicazioni mobili per una crescita sostenibile.

Il fornitore svedese di servizi di pagamento è stato valutato 46 miliardi di euro nel 2021. Il round di finanziamento ha reso temporaneamente la startup la startup non quotata più preziosa nel mondo occidentale.
Andre M. Chang/ZUMA Wire

Klarna ha dovuto sospendere il suo primo tentativo di IPO nell'aprile 2025 a causa delle turbolenze della guerra commerciale statunitense. Ma la fintech svedese non si arrende: è in programma un secondo tentativo .

Per posizionarsi al meglio in questo contesto, Klarna prevede di presentarsi in futuro come banca digitale, anziché semplicemente come fornitore di pagamenti rateali "Compra ora, paga dopo" (BNPL). Secondo il Financial Times, questo riorientamento mira ad ampliare e rendere più stabile il modello di business: dopotutto, oggi gli investitori si concentrano principalmente su aziende che operano con redditività a lungo termine.

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Il solo BNPL è considerato rischioso, poiché i tassi di insolvenza possono aumentare rapidamente durante i periodi di bassi consumi.

Klarna sta già portando avanti la sua trasformazione: a giugno, l'azienda ha lanciato negli Stati Uniti, insieme a Visa, una carta di debito che consente ai clienti di pagare gli acquisti immediatamente.

Klarna prevede di offrire presto anche un proprio piano mobile negli Stati Uniti, a circa 35 euro (40 dollari) al mese, inclusi dati illimitati. Germania e Regno Unito seguiranno in seguito.

Quasi nessun'altra fintech europea ha scritto una storia di successo come Klarna negli ultimi 20 anni. Sebastian Siemiatkowski (nella foto), Niklas Adalberth e Victor Jacobsson hanno fondato la fintech svedese a Stoccolma nel 2005.
Quasi nessun'altra fintech europea ha scritto una storia di successo come Klarna negli ultimi 20 anni. Sebastian Siemiatkowski (nella foto), Niklas Adalberth e Victor Jacobsson hanno fondato la fintech svedese a Stoccolma nel 2005.
Bloomberg / Getty Images

Nell'ambito del suo riorientamento, Klarna ora si descrive principalmente come una neobanca e non più solo come una rete di pagamento supportata dall'intelligenza artificiale e un assistente per gli acquisti.

Secondo il Financial Times, il successo dell'IPO della fintech statunitense Chime a giugno ha dato a Klarna una nuova spinta dopo il fallimento del suo precedente tentativo di IPO. Nel complesso, la fiducia degli investitori nelle banche digitali sta tornando a crescere, anche perché Revolut e Monzo hanno recentemente aumentato significativamente le loro valutazioni.

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Tuttavia, le misure tariffarie protezionistiche continuano a gravare sull'attività di Klarna. L'azienda svedese fa molto affidamento su rivenditori di fast fashion come Temu e Shein, che potrebbero subire in futuro i dazi sulle importazioni statunitensi.

Tuttavia, Klarna collabora con oltre 700.000 commercianti, tra cui importanti nomi come Airbnb, Uber, Sephora e Walmart, il che attenua in qualche modo il rischio, riporta il FT.

businessinsider

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