Potenziale miliardario attorno alla "progressione a freddo"

Se la "progressione a freddo" venisse mantenuta per intero, e non solo per un terzo come previsto, lo Stato registrerebbe entrate pari a 7,6 miliardi di euro.

Secondo Momentum, questo potrebbe far risparmiare al governo federale alcuni tagli, sommando le seguenti misure: la non valorizzazione degli assegni familiari e del credito d'imposta per i figli a carico, l'aumento dei contributi sanitari per i pensionati, l'aumento delle tariffe per la tessera elettronica, i tagli ai trasporti pubblici e l'aumento del prezzo del biglietto climatico. Rimarrebbe comunque più di mezzo miliardo di euro, che potrebbe essere utilizzato per finanziare, ad esempio, il supporto amministrativo alle scuole, gli investimenti nella digitalizzazione o la promozione della mobilità elettrica.

Il fatto che il governo stia ora riservando il terzo, precedentemente distribuito in modo flessibile, al consolidamento del bilancio avrà un impatto significativo sul bilancio stesso. Dal 2026 al 2029, la reintroduzione genererà un totale di 3,8 miliardi di euro.

In termini di politica distributiva, "Momentum" prevede un effetto positivo. Il terzo reintrodotto della "progressione a freddo" costerà a una famiglia appartenente al quinto più basso dei redditi solo dodici euro l'anno prossimo. Nei prossimi quattro anni, questo importo ammonterà a 108 euro, esattamente la stessa cifra che il 20% dei percettori di reddito più alto pagherà solo nel primo anno. Il contributo aggiuntivo del quinto più alto delle famiglie nei prossimi quattro anni ammonterà a 924 euro, pari allo 0,34% del loro reddito annuo. Per le famiglie con redditi bassi, l'onere aggiuntivo è inferiore, pari allo 0,15%, anche in rapporto al reddito.

La "progressione fredda" si riferisce al fenomeno per cui gli aumenti salariali annuali comportano un ulteriore onere fiscale (attraverso il passaggio a scaglioni di reddito più elevati). La "progressione fredda" è stata abolita sotto la coalizione conservatore-verde, mantenendo un terzo per consentire interventi di politica redistributiva. Questo terzo è stato ora utilizzato nel bilancio per il consolidamento fiscale.