Il presunto aggressore del minore bruciato vivo a La Isleta rimarrà in custodia cautelare in attesa degli accertamenti.

Il giudice ha deciso di prorogare la detenzione del sospettato per aver presumibilmente bruciato vivo un minorenne nel quartiere La Isleta di Gran Canaria, mentre vengono analizzate le prove per cercare di chiarire quanto accaduto.
L'istruttore ha richiesto vari test all'ospedale ustionati e alla polizia per farsi un'idea esatta di cosa sia realmente accaduto , mentre la Corte esamina la registrazione audiovisiva fornita dalla polizia da una telecamera stradale.
Il minore è rimasto gravemente ustionato in un incendio avvenuto a Las Palmas de Gran Canaria nelle prime ore di mercoledì mattina, in circostanze poco chiare; oggi, venerdì, è stato deciso di prorogare fino a lunedì prossimo la detenzione dell'uomo presentato dalla polizia come presunto autore dell'attacco incendiario.
Il giudice incaricato del Tribunale Istruttorio numero 3 di Las Palmas de Gran Canaria (competente nel caso in quanto Tribunale per la violenza contro l'infanzia e l'adolescenza) ritiene che prima di prendere una decisione sulla situazione personale della persona sottoposta ad inchiesta, e "essendovi indizi razionali di criminalità ", sia necessario effettuare diversi esami , tra cui molteplici relazioni del Reparto Ustionati dell'Ospedale di Siviglia , per determinare in quali circostanze la ragazza di 17 anni sia rimasta gravemente ferita.
L'investigatore sta soppesando prove contrastanti su quanto realmente accaduto al momento dell'incidente, basandosi su una registrazione fornita dalla polizia con immagini scattate quella mattina presto sulla scena.
Tra le altre prove, il giudice ha ordinato l'invio di documenti all'ospedale affinché, entro 60 ore, possa riferire se è scientificamente possibile confermare che le ustioni subite dalla vittima "sono state causate dalla fuoriuscita di materiale infiammabile ", se "avrebbero potuto essere causate con la vittima sdraiata su un materasso senza l'uso di alcun tipo di accelerante" o, al contrario, "considerate le lesioni presentate, è stato necessario utilizzare un qualche tipo di accelerante".
Il sospettato rimarrà in carcere fino a lunedì prossimo, quando comparirà nuovamente in tribunale per testimoniare.
Il procedimento è stato avviato in via cautelare per la presunta commissione del reato di tentato omicidio, con qualificazione provvisoria e in attesa delle conclusioni che potranno emergere dalla richiesta di nuove prove.
ABC.es