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L'Alleanza Alleata delle associazioni e dei sindacati respinge le dichiarazioni del presidente Petro in merito alle elezioni del 2026.

L'Alleanza Alleata delle associazioni e dei sindacati respinge le dichiarazioni del presidente Petro in merito alle elezioni del 2026.
L' Alleanza degli Alleati , che comprende più di 30 associazioni e sindacati in tutto il Paese, ha respinto le dichiarazioni del presidente Gustavo Petro che mettevano in dubbio la trasparenza delle elezioni del 2026.
"Le recenti dichiarazioni del presidente Gustavo Petro, che lasciano intendere una possibile mancanza di trasparenza nelle elezioni del 2026, rappresentano una grave ingerenza in una funzione che, per mandato costituzionale, l'organizzazione elettorale deve esercitare in modo autonomo", si legge nella nota dell'organizzazione.

Il Presidente Petro durante una riunione di gabinetto. Al suo fianco il Capo di Gabinetto Alfredo Saade. Foto: Ovidio Gonzalez. Presidenza.

Hanno poi affermato che "quando il capo dello Stato mette pubblicamente in discussione l'integrità del sistema elettorale, senza prove e dalla sua posizione di potere, viene violato uno dei pilastri fondamentali della democrazia : la fiducia del pubblico nelle regole del gioco. Questa fiducia, che ci è costata così tanto costruire, non può essere indebolita da interessi politici o calcoli a breve termine".
Hanno anche sostenuto il Direttore dello Stato Civile Nazionale, Hernán Penagos. "Sosteniamo con fermezza e decisione il lavoro del Registro Civile Nazionale e confidiamo nell'esperienza e nell'integrità del Direttore dello Stato Civile Hernán Penagos. È proprio nei momenti di tensione che dobbiamo rafforzare maggiormente le istituzioni e garantirne l'indipendenza".

Il cancelliere nazionale, Hernán Penagos. Foto: Ufficio del Registro

Infine, hanno rivolto un appello a tutti gli attori politici. "Da Aliadas, chiediamo al Presidente della Repubblica e a tutti gli attori politici di agire con responsabilità, prudenza e rispetto delle istituzioni. Le elezioni non possono diventare un terreno di disputa né essere utilizzate come strumento di pressione".
La dichiarazione del presidente Petro che ha generato polemiche
Il tweet pubblicato martedì sera dal presidente Gustavo Petro, in cui metteva in dubbio la trasparenza delle elezioni presidenziali del 2026, ha scatenato una raffica di critiche sia da parte dell'opposizione che dei settori indipendenti.

Le urne chiuderanno alle 16.00. Foto: Ufficio Anagrafe

"Non mi fido della trasparenza delle elezioni del 2026", ha dichiarato il presidente su X, rispondendo a una notizia riguardante il cambiamento del modello di rilascio dei passaporti, che dal 31 agosto non sarà più sotto il controllo di Thomas Greg.
Le dichiarazioni del presidente Petro, rilasciate nel contesto dell'attacco al senatore e candidato alla presidenza Miguel Uribe, coincidono con l'imminente aggiudicazione da parte del Registro nazionale di un contratto per l'organizzazione delle elezioni.
Il contratto copre tutto, dalla consegna dei kit elettorali all'elaborazione dei dati, e l'offerente principale è un consorzio composto da diverse società di Thomas Greg, una società che il presidente ha accusato di aver presumibilmente "barato" per assicurarsi gli appalti.

Fine delle tensioni con gli Stati Uniti? Foto:

Juan Pablo Penagos Ramírez
eltiempo

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