"Supersalud non ha rispettato l'ordinanza": Keralty chiede alla Corte Costituzionale di applicare la sentenza su EPS Sanitas

Il gruppo Keralty e le sue società Colsanitas, Medisanitas e Colsanitas Prepaid Medicine Company, insieme al direttore della società in Colombia, Juan Pablo Rueda, hanno nuovamente presentato ricorso alla Corte costituzionale per chiedere il rispetto della sentenza SU-277 del 2025, con la quale l'Alta corte ha annullato l'intervento amministrativo di EPS Sanitas disposto dalla Superintendenza nazionale della salute (Supersalud).
L'avvocato dei ricorrenti ha affermato nella memoria che "la Sovrintendenza sanitaria nazionale non ha ottemperato all'ordine di questa Corte suprema, il che implica che persiste la violazione dei diritti fondamentali tutelati dalla sentenza costituzionale nella sentenza sopra menzionata".

Joseba Grajales, presidente del Gruppo Keralty, e l'avvocato Juan David Riveros; e il presidente Petro. Foto: EL TIEMPO/ Archivio privato
La decisione del Tribunale, emessa il 26 giugno e notificata il 23 luglio, ha stabilito che la Sovrintendenza alla Salute ha violato il diritto al giusto processo ordinando l'acquisizione di Sanitas. Di conseguenza, ha annullato le risoluzioni che consentivano l'intervento e la proroga della misura. I ricorrenti ritenevano che tale ordinanza dovesse essere immediatamente eseguita.
Secondo il documento, il termine di legge per ottemperare alla sentenza è già scaduto. "Nonostante la chiarezza, la perentorietà e la forza vincolante della decisione adottata dalla Camera Plenaria nella SU-277 del 2025, la Sovrintendenza della Salute l'ha ignorata", avverte la richiesta.
I rappresentanti di Keralty e Colsanitas ricordano che il 24 e il 31 luglio hanno inviato comunicazioni formali alla Sovrintendenza chiedendo il rispetto della sentenza, ma non hanno ricevuto risposta. "Anche le comunicazioni inviate per richiedere il rispetto della sentenza della Corte non hanno ricevuto risposta, il che dimostra un'omissione e un atteggiamento ingiustificato da parte dell'ente pubblico in risposta a un ordine esplicito del tribunale", si legge nel documento.

EPS Sanitas Foto: Mauricio Dueñas / EFE
In risposta alle richieste di annullamento e chiarimento presentate dalla Sovrintendenza alla Salute e da un cittadino contro la sentenza, i ricorrenti sottolineano di non costituire una scusa per ritardare l'adempimento. "Sia le richieste di chiarimento che le richieste di annullamento non sospendono gli effetti delle decisioni emesse dalla Corte Costituzionale", ha ricordato l'avvocato.
Di conseguenza, i ricorrenti hanno chiesto alla Camera Plenaria di supervisionare direttamente la verifica della conformità e di ordinare alla Sovrintendenza alla Salute di restituire immediatamente il controllo di EPS Sanitas ai suoi azionisti. "Se tale entità persistesse nel suo rifiuto di conformarsi alla decisione del tribunale, incorrerebbe in una violazione deliberata (...) che potrebbe comportare conseguenze penali e disciplinari", avverte la richiesta.
Giornalista ambientale e sanitario
eltiempo