La dirigenza di Gifi sospende il piano di licenziamento per la sede centrale

"Questa decisione congiunta consentirà al signor Christophe Mistou, quando assumerà l'incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione il 1° settembre, di analizzare la situazione e di costruire un'organizzazione mirata e fedele alla sua visione", ha scritto Gifi in un comunicato stampa, in cui si precisa che sarà completata l'altra procedura in 11 negozi destinati alla chiusura (116 posti di lavoro persi).

Questi piani sono stati annunciati all'inizio di aprile dal gruppo per riprendersi dopo due anni di perdite, le prime nella sua storia iniziata nel 1981.

I problemi di Gifi sono iniziati con una modifica mal riuscita del sistema informatico nel 2023, aggravata dalla concorrenza di altri negozi (Action, Maxibazar) e piattaforme Internet come Temu.

Dopo aver riprogrammato il suo debito lo scorso anno, a gennaio Gifi ha ottenuto dalle sue banche un piano di sostegno finanziario, in cambio di una nuova governance e del ritiro del fondatore del marchio, Philippe Ginestet.

Nel frattempo, diversi dirigenti si sono succeduti alla guida dell'azienda, che nel 2024 ha raggiunto un fatturato di 1,2 miliardi di euro, e l'attuale CEO di Mr.Bricolage, Christophe Mistou, assumerà la carica di presidente del consiglio di amministrazione a settembre.

Nel suo comunicato stampa, Gifi spiega che "l'organizzazione target, decisa lo scorso aprile dal precedente management, non ha consentito la svolta strategica necessaria all'azienda".

Ha aggiunto che "se dopo l'arrivo del signor Mistou si dovesse rivelare necessario qualche adeguamento, saranno avviate delle trattative, alla luce del nuovo dialogo sociale instaurato".

"Non ci sarà alcun piano di licenziamenti, il che è positivo, almeno temporaneamente, per 186 posti di lavoro", ha dichiarato all'AFP Pierre Laffore, rappresentante della CFDT, il sindacato di maggioranza, la cifra proposta da Gifi in primavera. "Non so esattamente chi sia responsabile di questo; la CFDT e la direzione se ne assumono la responsabilità congiuntamente".

Inizialmente il marchio voleva ridurre il suo personale del 5% su un totale di 6.000 persone in Francia, eliminando 186 posizioni su 730 nella sede centrale e 116 nei negozi destinati alla chiusura.

La scadenza per le trattative sui termini del piano di tutela dei posti di lavoro presso la sede centrale è stata fissata per venerdì prossimo, dopo essere stata rinviata più volte.