Open Data per le decisioni giudiziarie: un pericolo per lo stato di diritto che nessuno aveva previsto

Decifrazione. Un rapporto presentato al Ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, fa luce sui potenziali pericoli per i magistrati associati alla pubblicazione online delle decisioni giudiziarie. L'ambizione iniziale era quella di essere trasparenti, ma il clima di sfiducia nei confronti dei giudici sta cambiando le cose. "La disponibilità massiccia di queste decisioni comporta dei rischi", avverte Christophe Soulard, primo presidente della Corte di Cassazione, su "Le Nouvel Obs".
Christophe Soulard, Primo Presidente della Corte di Cassazione, 18 luglio 2022. JEANNE ACCORSINI/SIPA
Per andare oltre
L'ondata di populismo e sfiducia che colpisce l'istituzione giudiziaria, che "Le Nouvel Obs" ha messo in prima pagina nel suo numero del 26 marzo , sta colpendo duramente uno dei suoi progetti più giganteschi e ambiziosi nel mondo digitale. Da quasi dieci anni, il Ministero della Giustizia e la Corte di Cassazione si sono mobilitati nella vasta costruzione di "Open Data" delle decisioni giudiziarie. Il suo principio è nato dalla legge per una Repubblica Digitale del 2016; i testi prevedono la progressiva apertura a tutti i cittadini di questi dati estremamente densi. Sono già disponibili 1.320.520 decisioni in materia civile, sociale e commerciale. Entro la fine del 2026, dovrebbero essere accessibili anche le sentenze pronunciate in materia penale. Questi "Big Data" della giustizia, parzialmente espurgati per garantire l'anonimato delle parti, sono uno strumento di trasparenza, pensato principalmente per gli avvocati. Il suo obiettivo è delineare con precisione le tendenze della giurisprudenza e armonizzare il ragionamento utilizzato dai tribunali.
Possibili deviazioni evidenziate in un reportFinora, gli avvertimenti sui potenziali abusi dei dati aperti nel sistema giudiziario erano stati emessi solo in riunioni o documenti interni. L'avvertimento contenuto nel rapporto presentato al Ministro della Giustizia Gérald Darmanin alla fine della scorsa settimana va ben oltre. Firmato da un gruppo di lavoro guidato dal Magistrato Onorario Daniel Ludet della Corte di Cassazione, questo documento, che "la N…

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Le Nouvel Observateur