Quote, prenotazioni obbligatorie, prezzi variabili: la Francia interviene contro il sovraffollamento turistico

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Il sovraffollamento nei siti più frequentati, oltre a mettere a dura prova i residenti, ne minaccia il futuro. Le autorità pubbliche stanno adottando misure per distribuire meglio i flussi di visitatori nel tempo e nello spazio.
Orde di turisti a Montmartre a Parigi o a Versailles, spiagge affollate sulla costa basca... l'estate è nel pieno del suo svolgimento in Francia, con la sua dose di contrattempi: al mare, in campagna e in città, il sovraffollamento sta diventando una piaga per i siti più popolari, minacciandone il futuro. Tutti ne soffrono. I turisti stessi sono delusi dalla loro visita, la gente del posto è stufa, la natura sta perdendo i suoi diritti, i monumenti sono saturi...
Eppure, i flussi di visitatori si concentrano instancabilmente sugli stessi luoghi. "Presenza turistica percepita come eccessiva e dannosa": il termine "overtourism" è entrato a far parte dell'edizione 2025 del dizionario Robert, tanto è consolidato il fenomeno. Secondo l'Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), il 95% dei viaggiatori visita meno del 5% del pianeta. Nonostante la varietà delle sue regioni, la Francia, principale destinazione turistica mondiale con 100 milioni di visitatori...
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lefigaro