“La Bella Confusione”, di Francesco Piccolo: nel 1962, l'apice del cinema italiano

“La Bella Confusione” di Francesco Piccolo, traduzione dall'italiano di Olivier Villepreux, Albin Michel, 320 pag., 22,90 €, digitale 16 €.
Il 9 maggio 1962 iniziarono a Roma le riprese di 8 e 1/2 di Federico Fellini (1920-1993). Cinque giorni dopo, iniziarono in Sicilia le riprese di Il Gattopardo di Luchino Visconti (1906-1976). Entrambi i film furono completati in ottobre. Due film che segnarono l'apice del cinema italiano, i cui incassi al cinema non erano mai stati così alti come quell'anno. Questo cinema sarebbe rimasto immenso fino ai primi anni Ottanta, ma a posteriori si può dire che abbia raggiunto il suo apice proprio qui, come dimostra lo scrittore e sceneggiatore italiano Francesco Piccolo nel racconto della produzione simultanea di questi due capolavori. La Bella Confusione vuole essere sia una storia culturale e sociologica dell'Italia, sia un testo intimo sull'ossessione dell'autore per questi due film.
Otto e mezzo e Il Gattopardo condividono la stessa attrice, Claudia Cardinale . Luchino Visconti, dopo averle dato un piccolo ruolo in Rocco e i suoi fratelli (1960), già al fianco di Alain Delon, non aveva altro volto in mente per incarnare la giovane Angelica Sedara, che finisce per sposare Tancredi in un'unione che suggella la scomparsa di un mondo aristocratico nell'Italia della seconda metà del XIX secolo. Fellini è diverso. Ha ingaggiato Claudia Cardinale solo molto tardi per questo film autobiografico e ha riscritto il suo ruolo in base alla disponibilità lasciata da Visconti durante le riprese in Sicilia, per consentirgli di fuggire a Roma. Visconti ha pianificato tutto. Fellini si lascia trasportare dalle circostanze.
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Le Monde