Stéphane Le Bras, storico: “Il cibo gioca un ruolo essenziale negli scambi tra le culture”

Stéphane Le Bras è docente di storia contemporanea presso l'Università di Clermont-Auvergne. La sua attuale ricerca si concentra sugli eccessi e le tensioni che influenzano il mercato alimentare e delle bevande alcoliche. Ha recentemente pubblicato, con Corinne Marache, "La Malbouffe. Storia delle cattive abitudini alimentari dall'antichità ai giorni nostri" (PUFR, 2025).
Il cibo è onnipresente nelle rappresentazioni culturali. In che modo pensi che la rappresentazione del cibo plasmi il nostro immaginario collettivo?Il cibo ha creato riferimenti culturali condivisi per secoli. Fin dall'antichità, le rappresentazioni del cibo e il momento della sua condivisione sono raffigurati su vasi e dipinti. Oggi, gli utenti di Internet pubblicano foto di ciò che mangiano sui social media e gli influencer cercano di sviluppare nuove abitudini alimentari o di realizzare product placement. Che sia attraverso i social media, il cinema o la letteratura, la cultura codifica le norme alimentari collettive. Questi immaginari svolgono anche un ruolo chiave nella costruzione delle nostre identità individuali. Prendiamo la madeleine di Proust . Ciò che riporta il narratore di Alla ricerca del tempo perduto al suo passato non è né un odore né un luogo, ma una torta: la piccola madeleine intinta nel tè costituisce per lui un riferimento sensoriale e, per metonimia, un concetto di riferimento identitario condiviso da molti francesi.
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Le Monde