Accusato di islamofobia, teorie del complotto e scetticismo sul clima, Le Point dichiara guerra a Wikipedia
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NOTIZIA - Nei giorni scorsi l'enciclopedia online americana, alimentata da collaboratori volontari, ha ritenuto che la rivista "non sarebbe una fonte affidabile". Arrabbiato, lo accusò a sua volta di essere una "macchina diffamatoria" e gli inviò una diffida.
Da una settimana c'è tensione tra il quotidiano Le Point e il sito web Wikipedia . Negli ultimi giorni, l'autoproclamata "enciclopedia libera" ha più volte aggiornato le informazioni sulla rivista, definendola un giornale "islamofobo" , una "cassa di risonanza per il negazionismo ecologico" , dando voce alle voci "dell'estrema destra e del movimento cospirazionista" e persino a quelle vicine all'"estrema destra neofascista" . Tanto da far sussultare la redazione, che non se l'è lasciata sfuggire, inviando una diffida formale all'azienda americana.
Tutto è iniziato martedì 18 febbraio, quando il settimanale diretto da Etienne Gernelle ha pubblicato un articolo intitolato: “Wikipedia contro Le Point: come l’“enciclopedia libera” è diventata una macchina diffamatoria”. Veniamo a sapere che il quotidiano è "oggetto di una campagna diffamatoria condotta da attivisti anonimi su Wikipedia" . “Basta consultare la pagina Wikipedia di Le Point per capire…
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