Annobón, l’ex “repubblica nera” che brucia per emanciparsi dalla Guinea Equatoriale

È una "piccola isola isolata nell'Atlantico", un "atollo roccioso" di 17 chilometri ^quadrati al largo della costa del Gabon, popolato da circa 5.000 persone. In uno dei suoi articoli, New Lines Magazine si concentra su un territorio piuttosto sconosciuto: l'isola di Annobón, ora sotto la sovranità della Guinea Equatoriale.

A Madrid, il giornalista Bernardo Álvarez-Villar ha incontrato diversi membri del gruppo Ambô Legadu (o "Annobón Libera"). L'8 luglio 2022, dal loro esilio spagnolo, hanno proclamato unilateralmente l'avvento della "Repubblica Indipendente di Annobón".

Era "un modo per denunciare l'arretratezza economica, l'isolamento e la repressione politica di cui affermano di essere vittime durante i 46 anni del regime di Teodoro Obiang Nguema – il dittatore più longevo del mondo, ma anche uno dei più crudeli – e per decenni prima di lui".

L'isola fu scoperta nella seconda metà del ^XV secolo dai portoghesi, che vi insediarono una popolazione di schiavi provenienti dall'Angola. Sebbene il territorio passasse sotto la sovranità spagnola nel 1778, il suo relativo isolamento e la scarsa attenzione dei coloni ne portarono al graduale abbandono da parte degli europei.

Ciò portò a "un periodo di decolonizzazione di fatto, in cui gli abitanti si autogovernavano, che durò quasi per tutto il ^XVIII e ^{il XIX} secolo". Annobón istituì quindi una forma di democrazia locale, incarnata da un "consiglio degli anziani" chiamato "Vidjil".

Questa autonomia terminò con l'arrivo dei missionari alla fine del XIX ^secolo e poi con la concessione dell'indipendenza alla Guinea Equatoriale da parte della Spagna di Franco nel 1968. Annobón venne annessa al giovane stato, nonostante i 700 chilometri che la separavano dalla capitale Malabo.

Le tensioni con il regime autoritario di Nguema emersero rapidamente. Come spiega New Lines Magazine , gli abitanti dell'isola lamentavano la mancanza di investimenti in sanità, istruzione e reti di comunicazione. Soprattutto, denunciavano il saccheggio delle risorse ittiche e i poco trasparenti progetti immobiliari e minerari, approvati da un governo notoriamente corrotto.

Il giornalista dipinge un quadro fosco: la dichiarazione d'indipendenza dalla Spagna nel 2022 ha portato a una dura repressione e all'arresto di almeno 42 residenti di Annobón. Alcuni, chiedendosi se l'autonomia sia davvero auspicabile, preferiscono scommettere su un cambiamento politico a Malabo. "Per ora, la restaurazione della Repubblica Nera di Annobón rimane una fantasia covata in un piccolo caffè nel centro di Madrid".