Colombia: l'ex presidente Uribe condannato a 12 anni di arresti domiciliari

L'ex presidente colombiano Alvaro Uribe è stato condannato venerdì a 12 anni di arresti domiciliari per intimidazione di testimoni e frode procedurale, diventando il primo ex capo di Stato del Paese a essere condannato e privato della libertà, ha affermato una fonte vicina al caso.

Secondo un documento del tribunale trapelato alla stampa, la cui autenticità è stata confermata da una fonte vicina al caso, che ha mantenuto l'anonimato, l'ex leader di destra di 73 anni, presidente dal 2002 al 2010, è stato inoltre interdetto da qualsiasi carica pubblica per più di otto anni.

Lunedì è stato dichiarato colpevole di aver tentato di fare pressione su un testimone affinché non venisse associato alle milizie di estrema destra che hanno condotto una sanguinosa guerra contro la guerriglia, nel primo processo che ha preso di mira un ex capo di Stato colombiano.

Anche Alvaro Uribe è stato processato per frode procedurale.

Oltre 90 testimoni al processo

L'indagine contro Alvaro Uribe è iniziata nel 2018 e ha visto molti colpi di scena, con diversi procuratori generali che hanno cercato di archiviare il caso.

Il suo processo, iniziato a maggio 2024 e trasmesso in diretta dai media locali, ha visto la partecipazione di oltre 90 testimoni. È stato ampiamente seguito, a meno di un anno dalle prossime elezioni presidenziali del maggio 2026.

Alvaro Uribe, leader del partito Centro Democratico, rimane una figura chiave sulla scena politica del suo Paese ed esercita una grande influenza sulla destra colombiana, all'opposizione da quando il primo presidente di sinistra del Paese, Gustavo Petro, è salito al potere nel 2022.