La petizione contro la legge Duplomb supera le 500.000 firme, aprendo la possibilità di un dibattito senza precedenti in Assemblea

La redazione Pubblicato il 20/07/2025 alle 08:30, aggiornato il 20/07/2025 alle 09:01
Lanciata il 10 luglio, due giorni dopo l'approvazione della legge Duplomb , che autorizzava condizionatamente la reintroduzione di un pesticida neonicotinoide, una petizione online ha già raccolto quasi 600.000 firme, un record sotto la Quinta Repubblica.
Se i sostenitori sono 500.000, provenienti da almeno 30 dipartimenti, la Conferenza dei presidenti dell'Assemblea può decidere di organizzare un dibattito pubblico, ma in tal caso verrà discusso solo il testo della petizione, senza che la legge venga contestata nella sostanza.
Questo movimento, avviato da uno studente di 23 anni, è stato ripreso da numerose personalità e rappresentanti eletti, come Pierre Niney e diversi deputati di sinistra, che sperano che la petizione raggiunga un milione di firme e "rivoluzioni il mondo di oggi contro tutte le ingiustizie".
La France Insoumise e gli Ecologisti accolgono con favore questa mobilitazione e chiedono che il testo venga nuovamente discusso in Assemblea, mentre la sinistra ha presentato ricorso al Consiglio costituzionale, denunciando la mancanza di un vero dibattito parlamentare.
Al contrario, le organizzazioni agricole FNSEA e Jeunes Agriculteurs sostengono la legge, ritenendola fondamentale per la competitività del settore e per contrastare la concorrenza europea ritenuta sleale.
Gli apicoltori, da parte loro, sono preoccupati per i rischi che il pesticida rappresenta per le api e per la salute umana.
La petizione chiede una revisione democratica delle condizioni in cui è stata adottata la legge ed esprime la crescente esasperazione di una parte della società nei confronti di una classe politica accusata di sacrificare l'ecologia a vantaggio dell'agroindustria.
Var-Matin