"Ha dato una risposta positiva": Hamas sull'ultima proposta di cessate il fuoco per porre fine alla guerra di Gaza

Hamas ha dichiarato venerdì di aver dato una risposta "positiva" all'ultima proposta di cessate il fuoco a Gaza, ma ha chiesto ulteriori colloqui per attuare un accordo, se raggiunto. "Hamas ha presentato la sua risposta positiva ai mediatori egiziani e qatarioti. Siamo pienamente pronti ad avviare immediatamente un ciclo di negoziati sul meccanismo per l'attuazione di questo quadro", si legge nella dichiarazione, secondo quanto riportato dall'Associated Press. Tuttavia, la dichiarazione non ha specificato quali aspetti fosse necessario elaborare per l'attuazione. Inoltre, non era chiaro se la dichiarazione significasse l'accettazione della proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un cessate il fuoco di 60 giorni. Leggi anche: Attacco israeliano uccide 20 persone a Gaza; Trump si aspetta una risposta di Hamas alla proposta di tregua "Vedremo cosa succede. Lo scopriremo nelle prossime 24 ore", ha detto Trump ai giornalisti sull'Air Force One giovedì sera, quando gli è stato chiesto se Hamas avesse accettato l'ultimo accordo per un cessate il fuoco. Il gruppo militante palestinese che controlla Gaza ha cercato garanzie che la tregua iniziale avrebbe portato alla fine totale della guerra, iniziata con gli attacchi all'interno di Israele il 7 ottobre 2023 e la successiva rappresaglia militare di quest'ultimo. Trump ha insistito molto per raggiungere un accordo e la prossima settimana il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si recherà alla Casa Bianca per discuterne. Leggi anche: Israele afferma che il rilascio degli ostaggi è un'opportunità per Gaza; Hamas insiste sulla fine della guerra Secondo un funzionario vicino ai colloqui, il gruppo ha avanzato alcune richieste: che le truppe israeliane a Gaza si ritirino nelle posizioni assunte il 2 marzo, prima della rottura del precedente cessate il fuoco (concordato e attuato a gennaio); che gli aiuti affluiscano a Gaza in quantità sufficienti tramite le Nazioni Unite e altre agenzie umanitarie internazionali; e che i negoziati continuino oltre i 60 giorni, se necessario, per raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra in modo permanente e rilasci tutti gli ostaggi rimasti. Dei 251 ostaggi rapiti da Hamas durante l'attacco dell'ottobre 2023, 49 sono ancora trattenuti a Gaza, di cui 27 che l'esercito israeliano ritiene morti. Leggi anche: Izz al-Din al-Haddad è il nuovo capo de facto di Hamas a Gaza I precedenti cicli di negoziati si sono arenati a causa delle richieste di Hamas di garanzie che ulteriori negoziati avrebbero portato alla fine della guerra, mentre Netanyahu ha insistito sul fatto che Israele avrebbe ripreso i combattimenti per garantire la distruzione del gruppo militante.