Conflitto Israele-Gaza: 36 palestinesi uccisi a colpi d'arma da fuoco mentre aspettavano aiuti; 200 feriti

Almeno 36 persone sono state uccise e più di 200 sono rimaste ferite martedì dopo che uomini armati hanno aperto il fuoco sui palestinesi che cercavano di raggiungere gli aiuti alimentari a Gaza, portando il numero totale dei civili che hanno perso la vita a 163, secondo il ministero della Salute. Un incidente simile è stato segnalato nella città meridionale di Rafah, dove almeno otto persone sono state uccise mentre cercavano aiuto. Nel frattempo, nel nord di Gaza, due uomini e un bambino sono stati uccisi e circa 130 altre persone sono rimaste ferite, secondo quanto riferito dagli ospedali locali, secondo quanto riportato dall'Associated Press. Nel frattempo, lo stesso giorno il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che si stanno registrando "significativi progressi" nei negoziati per un possibile cessate il fuoco e il rilascio di alcuni dei 55 ostaggi rimasti a Gaza. Testimoni hanno affermato che droni e carri armati israeliani hanno aperto il fuoco intorno alle 2 di notte, mentre grandi folle si erano radunate ore prima dell'inizio previsto della distribuzione degli aiuti. Sebbene la fondazione umanitaria per la Striscia di Gaza, sostenuta da Israele e Stati Uniti, insista sul fatto che non si siano verificati episodi di violenza direttamente nei punti di distribuzione, la scorsa settimana ha sospeso le operazioni per discutere di questioni di sicurezza con l'esercito israeliano. Ha inoltre intimato ai civili di rimanere sui percorsi designati. L'esercito israeliano ha ammesso di aver sparato colpi di avvertimento in precedenti incidenti, sostenendo che alcune persone si erano avvicinate alle loro forze con sospetto. Un residente, Abed Haniyah, ha affermato che la sparatoria è stata "indiscriminata" e ha descritto lo sforzo quotidiano per procurarsi del cibo come un atto di "umiliazione". Anche tre medici del Ministero della Salute di Gaza sono stati uccisi martedì in un attacco aereo israeliano a Gaza City, mentre rispondevano a un precedente attacco su un'abitazione. L'esercito israeliano non ha commentato l'attacco, ma ha affermato di aver preso di mira le infrastrutture di Hamas nella zona. Le Nazioni Unite hanno respinto il nuovo sistema di aiuti israelo-statunitense, affermando che viola le norme umanitarie limitando l'accesso e dando a Israele il controllo su chi riceve il cibo. Le Nazioni Unite affermano che il loro sistema di distribuzione degli aiuti, ora messo da parte, è più efficace e non mostra alcun segno di abuso da parte di Hamas. La guerra è iniziata il 7 ottobre 2023, quando Hamas ha lanciato un attacco contro il sud di Israele, uccidendo circa 1.200 persone e prendendo 251 ostaggi. La risposta israeliana ha causato la morte di quasi 55.000 palestinesi, secondo il Ministero della Salute di Gaza, che afferma che la maggior parte delle vittime sono donne e bambini. Israele afferma che oltre 20.000 delle vittime erano militanti, ma non ha rilasciato prove.