La corte protegge uno studente indiano negli Stati Uniti dall'espulsione per violazione minore del codice della strada

Un tribunale federale ha concesso un'ingiunzione preliminare per proteggere Priya Saxena, una studentessa indiana di 28 anni che ha recentemente completato il suo dottorato di ricerca nel Dakota del Sud, dall'espulsione in seguito al tentativo del Dipartimento della sicurezza interna (DHS) di revocarle il visto. Saxena, che ha conseguito il dottorato in ingegneria chimica e biologica presso la South Dakota School of Mines & Technology, si è vista revocare inaspettatamente il visto F-1 (valido fino al 2027) ad aprile. Ha ricevuto una notifica via email dall'ambasciata statunitense a Nuova Delhi e il suo sistema informativo per studenti e visitatori di scambio (SEVIS) è stato chiuso, mettendo a rischio la sua possibilità di conseguire il dottorato. La decisione del governo deriva da una violazione minore del codice della strada del 2021: mancata precedenza a un veicolo di emergenza. Il suo avvocato, Jim Leach, ha osservato che Saxena aveva precedentemente segnalato l'incidente durante la procedura di richiesta del visto e che gli ufficiali dell'immigrazione avevano approvato il suo ingresso dopo aver esaminato i dettagli. Sebbene inizialmente sospettata di guida in stato di ebbrezza nel 2021, le accuse sono state ritirate dopo un esame del sangue e questi fatti erano noti al momento del rilascio del visto. "Il governo le ha riemesso il visto e poi, tre anni e mezzo dopo, è tornato e ha detto: 'Oh, aspetta un attimo. Lascia subito il Paese'", ha detto Leach a NBC News. "Non ha proprio senso." Il ricorso legale di Saxena sosteneva che il DHS avesse violato sia l'Administrative Procedure Act sia i suoi diritti di giusto processo sanciti dal Quinto Emendamento, revocandole lo status SEVIS senza preavviso né possibilità di replica. Inizialmente, il tribunale aveva emesso un'ordinanza restrittiva temporanea che le consentiva di laurearsi e giovedì ha esteso tale protezione tramite un'ingiunzione preliminare, consentendole di rimanere negli Stati Uniti e di presentare domanda per un corso di formazione pratica opzionale (OPT). Il caso ha implicazioni più ampie, poiché il DHS ha rivelato di aver esaminato i dati di 1,3 milioni di studenti nati all'estero, individuandone migliaia a cui è stata revocata la concessione del visto. Leach ha osservato che il caso di Saxena è solo uno delle "decine e decine" di casi in cui gli studenti hanno contestato con successo decisioni simili del DHS. La tempistica del caso coincise con la laurea honoris causa conferita alla governatrice del South Dakota Kristi Noem dalla Dakota State University, creando un netto contrasto che Leach descrisse come "qualcosa di uscito da un romanzo davvero fuori dagli schemi". Mentre Saxena veniva celebrata dai suoi compagni di corso, Noem dovette affrontare proteste per le sue politiche sull'immigrazione. Nonostante il governo abbia sostenuto che il ripristino dello status di Saxena non aveva causato alcun danno, il giudice ha concesso l'ingiunzione per impedire una potenziale revoca futura, riconoscendo la natura illegittima delle azioni del DHS e la necessità di tutelare i diritti degli studenti.