Tre funzionari nordcoreani arrestati dopo l'affondamento della nuova nave da guerra di Kim Jong-un

Tre persone sono state arrestate in Corea del Nord dopo il recente fallimento del varo di un cacciatorpediniere, un incidente che il leader Kim Jong Un ha dichiarato essere stato causato da negligenza criminale, hanno riferito domenica i media statali.

Il tentativo di varare il cacciatorpediniere da 5.000 tonnellate si è trasformato in un fiasco sotto l'occhio vigile di Kim Jong-un mercoledì 21 maggio. Il leader supremo era presente alla grande cerimonia di inaugurazione della nave nel porto nord-orientale di Chongjin, ma la cerimonia è rapidamente precipitata nel caos a causa di un errore durante il varo.

La notizia arriva mentre il leader Kim Jong Un vuole navi da guerra più grandi per far fronte a quella che definisce una crescente minaccia guidata dagli Stati Uniti contro il suo Paese. La nave ha perso l'equilibrio ed è stata perforata nella parte inferiore dopo che un supporto di trasporto nella sezione di poppa è scivolato via per primo, rimanendo incastrato, secondo la Korean Central News Agency.

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Moon Keun-sik, esperto di marina e docente presso l'Università Hanyang di Seul, sospetta che l'incidente sia probabilmente avvenuto perché i lavoratori nordcoreani non hanno ancora familiarità con una nave da guerra di queste dimensioni e si sono affrettati a metterla in acqua.

Le immagini satellitari sul sito mostravano la nave adagiata su un fianco e avvolta in teli blu, con parti sommerse. La nave è il secondo cacciatorpediniere nordcoreano di cui si abbia notizia. Il fallimento del varo ha successivamente creato imbarazzo a Kim, desideroso di potenziare le forze navali per affrontare quelle che definisce minacce militari guidate dagli Stati Uniti.

L'evento, che avrebbe dovuto essere una dimostrazione di forza militare, è stato rovinato dalla confusione quando la sequenza è stata mal riuscita. Ora le forze dell'ordine hanno arrestato l'ingegnere capo, il responsabile dell'officina di costruzione dello scafo e il vicedirettore degli affari amministrativi del cantiere navale di Chongjin, ritenuti responsabili del mancato varo di mercoledì, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale Korean Central News Agency.

Come riportato in precedenza dalla KCNA, anche Hong Kil Ho, il direttore del cantiere navale, è stato convocato per essere interrogato.

Kim ha incolpato funzionari militari, scienziati e operatori di cantieri navali per quello che ha definito un "atto criminale causato da assoluta negligenza, irresponsabilità ed empirismo antiscientifico". In un'istruzione agli inquirenti di giovedì, la potente Commissione Militare Centrale della Corea del Nord ha fatto eco alla posizione di Kim, affermando che i responsabili "non possono mai eludere la loro responsabilità per il crimine".

La Corea del Nord ha negato che la nave da guerra abbia subito danni gravi, affermando che lo scafo sul lato di dritta era graffiato e che l'acqua di mare era penetrata nella sezione di poppa. Venerdì la Corea del Nord ha dichiarato di aver impiegato circa 10 giorni per effettuare le riparazioni, ma molti osservatori esterni hanno affermato che il Paese probabilmente ha sottostimato i danni.

I media statali hanno affermato che la nave è progettata per trasportare sistemi d'arma, inclusi missili balistici e da crociera a capacità nucleare. Kim ha affermato che la nave dovrebbe entrare in servizio attivo all'inizio del prossimo anno e che in seguito ha supervisionato i lanci di prova dei missili dalla nave da guerra.

Sono in corso le indagini sull'incidente.