Il Canada si unisce agli alleati nel sanzionare 2 ministri israeliani per i commenti su Gaza

Il Canada, insieme ad altri quattro Paesi, sta formalmente sanzionando due ministri israeliani per i commenti che a loro dire costituiscono "incitamento alla violenza contro le comunità palestinesi ".
Le sanzioni sono state annunciate martedì dai ministri degli Esteri di Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Norvegia in una dichiarazione congiunta.
Il ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir e il ministro delle finanze Bezalel Smotrich vedranno entrambi i loro beni congelati e saranno soggetti a divieti di viaggio.
Entrambi gli uomini rischiano sanzioni per essere "responsabili di, aver intrapreso, incitato, promosso e/o sostenuto attività che costituiscono un grave abuso del diritto degli individui a non essere sottoposti a trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti, in particolare atti di aggressione e violenza contro i palestinesi in Cisgiordania".
"Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich hanno incitato alla violenza estremista e a gravi abusi dei diritti umani dei palestinesi", si legge nella dichiarazione congiunta fornita da Global Affairs Canada.
"Queste azioni sono inaccettabili. Ecco perché siamo intervenuti ora: per assicurare i responsabili alle loro responsabilità."

Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha già condannato le dichiarazioni di Smotrich sulla possibile epurazione e distruzione di Gaza e sul trasferimento dei suoi residenti in paesi terzi.
Ha descritto i commenti come "estremismo", definendoli anche "pericolosi" e "mostruosi".

Entrambi i ministri israeliani si sono scontrati più volte con il primo ministro Benjamin Netanyahu, chiedendo entrambi la conquista permanente di Gaza e il ripristino degli insediamenti ebraici, abbandonati da Israele nel 2005.
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha definito la mossa dei due paesi "scandalosa" e ha affermato che il governo terrà una riunione speciale all'inizio della prossima settimana per decidere una risposta.
Smotrich ha parlato di "disprezzo" in particolare per la mossa della Gran Bretagna.
"La Gran Bretagna ha già tentato una volta di impedirci di costruire la culla della nostra patria, e non possiamo farlo di nuovo. Siamo determinati, se Dio vuole, a continuare a costruire", ha detto Smotrich.
Tuttavia, la dichiarazione congiunta di martedì sembrava sottolineare il suo "incrollabile sostegno" alle ricadute sulla sicurezza di Israele e condannare l'attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas.
"Le misure odierne sono rivolte a individui che, a nostro avviso, minano la sicurezza di Israele e la sua reputazione nel mondo", si legge nella dichiarazione. "Continuiamo a desiderare una forte amicizia con il popolo di Israele, basata sui nostri legami, valori e impegno condivisi per la sua sicurezza e il suo futuro".
La mossa dei cinque paesi arriva mentre il Regno Unito e altri paesi europei fanno pressione su Netanyahu affinché ponga fine al blocco degli aiuti a Gaza. Nella dichiarazione si afferma che si impegneranno a garantire un cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi rimasti e il "flusso senza ostacoli di aiuti umanitari, compresi i generi alimentari".
— con file di Reuters