Il giudice blocca temporaneamente il completamento dell'accordo con le Isole Chagos da parte del Regno Unito

Un'ingiunzione dell'Alta Corte emessa a tarda notte ha temporaneamente bloccato la conclusione dell'accordo sulle Isole Chagos da parte del governo.
Ci si aspettava che i ministri raggiungessero un accordo che avrebbe visto il Regno Unito cedere la sovranità dell'arcipelago a Mauritius nelle prossime ore.
Ma in un'ingiunzione d'urgenza emessa giovedì mattina, presentata contro il Ministero degli Esteri, il giudice Goose ha concesso una "misura provvisoria" a Bertrice Pompe, che in precedenza aveva intrapreso azioni legali in merito all'accordo.
La signora Pompe è una donna chagossiana che considera l'accordo un tradimento dei propri diritti.
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L'ordinanza, emessa alle 2.25 di notte, stabilisce che il governo non può adottare "alcuna misura conclusiva o giuridicamente vincolante per concludere i negoziati riguardanti il possibile trasferimento del Territorio britannico dell'Oceano Indiano, noto anche come Arcipelago di Chagos, a un governo straniero, né vincolarsi in merito ai termini specifici di tale trasferimento".
L'udienza è prevista presso l'Alta Corte giovedì alle 10.30.

Questa mattina il governo ha insistito sul fatto che l'accordo sulle Isole Chagos è la "cosa giusta" per il Regno Unito.
Un portavoce ha dichiarato: "Non commentiamo i casi legali in corso. Questo accordo è la cosa giusta per proteggere il popolo britannico e la nostra sicurezza nazionale".
Ci si aspettava che Sir Keir Starmer prendesse parte oggi a una cerimonia virtuale per cedere formalmente la sovranità delle Isole Chagos a Mauritius, nonostante le pesanti critiche dei Conservatori e del Reform UK.
Il governo ha sostenuto che le sentenze giuridiche internazionali favorevoli a Mauritius rendono necessario questo passaggio di consegne.
L'accordo prevede che il Regno Unito riaffitterà una base militare sull'arcipelago per 99 anni.
Robert Jenrick, ex ministro della Giustizia, ha dichiarato a Sky News che l'accordo sulle Isole Chagos è una "svendita per gli interessi britannici".
Ha affermato: "Stiamo assistendo alla cessione di territori sovrani britannici a un alleato della Cina e alla spesa di miliardi di sterline dei contribuenti britannici per questo privilegio.
"Quindi, se questo gruppo riesce a costringere il governo a pensarci due volte, allora tutto il potere a loro."
Con questa ingiunzione in vigore, Sir Keir non può più legalmente concludere l'affare.
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La signora Pompe, che ha presentato la domanda di provvedimento provvisorio, ritiene che il governo britannico stia agendo senza riguardo per i diritti umani del popolo Chagossiano.
Ha sostenuto che il completamento dell'accordo costituirebbe una violazione dell'Human Rights Act e dell'Equality Act.
I chagossiani sono gli ex residenti delle isole Chagos, trasferitisi principalmente a Mauritius tra la metà degli anni '60 e l'inizio degli anni '70.
Coloro che nascono sulle isole e i loro figli hanno la nazionalità britannica, ma le generazioni successive nate fuori dal territorio britannico non hanno diritto ad essa.
Sky News