Nessun accordo per il Canada per fermare l'aumento dei dazi, mentre si avvicina la scadenza di Trump

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato giovedì di non aver parlato con il primo ministro Mark Carney, il giorno prima della scadenza per l'aumento dei dazi sui prodotti canadesi.

Giovedì pomeriggio, parlando con i giornalisti alla Casa Bianca, a Trump è stato chiesto se l'annuncio di Carney, secondo cui il Canada intende riconoscere uno Stato palestinese, costituisca un ostacolo al commercio.

"Non mi è piaciuto quello che hanno detto, ma sai, questa è la loro opinione", ha detto Trump. "Non è un problema. Ma non abbiamo parlato con il Canada oggi. Ha chiamato e vedremo."

Il team canadese addetto ai negoziati commerciali è a Washington, ma giovedì i funzionari sono rimasti molto riservati riguardo a chi avrebbero incontrato, se qualcuno.

I commenti di Trump indicano che il Canada rimane in una situazione di stallo, senza un accordo che impedisca un aumento dei dazi.

Le tariffe, attualmente fissate al 25%, si applicano ai beni che non rispettano le regole di origine dell'accordo Canada-Stati Uniti-Messico, una parte relativamente piccola delle esportazioni canadesi verso gli Stati Uniti.

Trump ha minacciato all'inizio di questo mese di aumentare tale aliquota al 35%, a partire da venerdì.

Giovedì mattina, Trump ha annunciato un'estensione di 90 giorni dell'attuale regime tariffario con il Messico, che rischiava anch'esso un aumento.