Perché gli esperti pensano che razze, squali e ostriche autoctone in via di estinzione "potrebbero prosperare" nelle acque del Regno Unito

Secondo uno studio, nei prossimi decenni, razze, squali e ostriche autoctone in via di estinzione potrebbero prosperare nei mari del Regno Unito, a causa dei cambiamenti nelle condizioni degli oceani, mentre altre specie comuni potrebbero diventare rare.
I ricercatori hanno esaminato 19 specie marine minacciate nei mari del Regno Unito e l'impatto che potrebbero subire a causa dei cambiamenti climatici.
I risultati hanno suggerito un "aumento complessivo" dell'habitat adatto per le specie selezionate nello studio, sebbene si affermi che qualsiasi cambiamento previsto per molte di esse fosse "relativamente piccolo".
Alcune specie si "sposteranno o sposteranno" verso nuove aree in risposta all'aumento delle temperature oceaniche e ciò avrà un impatto sul modo in cui verranno gestite e protette, ha aggiunto lo studio.
I ricercatori prevedono che molte specie perderanno il loro habitat a causa del cambiamento climatico.
Per mantenere o aumentare il numero di animali vulnerabili nel Regno Unito potrebbero essere necessari metodi di gestione aggiuntivi.
Proiettare i cambiamenti dell'habitat nel futuro presenta "una serie di incertezze" e le specie potrebbero trovare nuove aree "favorevoli", ma le condizioni potrebbero poi "spostarsi" in zone "non adatte" alla sopravvivenza delle specie.
Il rapporto, pubblicato sulla rivista Marine Biology, afferma che, sebbene razze, squali e ostriche potrebbero essere meno minacciate, sussistono rischi per altre specie.
"Lo spinarolo, la razza chiodata, la razza ondulata e l'ostrica nativa hanno registrato i maggiori incrementi di habitat idonei in questo secolo, mentre sono state osservate diminuzioni nella penna di mare sottile, nella vongola oceanica, nella gorgone di mare e nella cozza a ventaglio", si legge nel rapporto.
"Gli aumenti si sono concentrati nella zona centrale e settentrionale del Mare del Nord, mentre le diminuzioni si sono verificate a sud e a ovest del Regno Unito, nonché nella zona meridionale del Mare del Nord."
Alcune specie potrebbero prosperare in nuove aree attualmente non protette dall'intervento umano, hanno affermato gli scienziati.
Tuttavia alcuni siti attualmente protetti "potrebbero non essere più idonei a proteggere le loro caratteristiche designate in futuro".
"Alcuni di questi cambiamenti potrebbero manifestarsi in tempi relativamente rapidi, con sostanziali cambiamenti nell'habitat idoneo evidenti a partire dagli anni 2030 e 2040", hanno affermato i ricercatori.
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Il governo sta attualmente valutando misure per la pesca nelle aree marine protette, ovvero aree specifiche dell'oceano istituite per proteggere habitat, specie ed ecosistemi.
I ricercatori del Centre for Environment, Fisheries and Aquaculture Science hanno redatto il rapporto in consultazione con il Department for Environment, Food and Rural Affairs, Natural England e il Joint Nature Conservation Committee.
Sky News