Barry Fantoni è morto: la leggenda della BBC muore mentre Ian Hislop gli rende omaggio

Barry Fantoni, sceneggiatore di "That Was The Week That Was" e presentatore di "A Whole Scene Going On" per la BBC , è morto all'età di 85 anni, in seguito a un infarto. L'uomo è deceduto martedì 20 maggio nella sua casa di Torino. La notizia è stata confermata dalla rivista Private Eye, dove si era distinto anche come fumettista.

La star di "Have I Got News For You" e direttore di Private Eye, Ian Hislop, gli ha reso omaggio. "Barry era uno scrittore, artista e musicista brillante e poliedrico. È stato parte integrante del team di fumettisti di Private Eye fin dai primi anni Sessanta e, più tardi, ho apprezzato moltissimo collaborare con lui. Ha creato format, personaggi e battute che vanno ancora di moda ed è stato a lungo la voce del grande poeta e necrologio EJ Thribb. Quindi addio Barry."

Studiò alla Camberwell School of Arts and Crafts dall'età di 14 anni dopo aver ottenuto la borsa di studio Wedgewood per le arti e iniziò la sua carriera negli anni '60, diventando una figura di spicco del movimento pop art del decennio.

Nei primi anni del decennio scrisse sceneggiature per il popolare programma satirico That Was the Week That Was, presentato da David Frost.

Passò poi dall'altra parte della telecamera, diventando una figura popolare presentando il programma di moda e musica della società, A Whole Scene Going, a partire dal 1966.

Rivolto a un pubblico di età inferiore ai 21 anni, lo spettacolo esplorava argomenti adolescenziali e vedeva la partecipazione di musicisti, tra cui lo Spencer Davis Group e Pete Townshend.

Il versatile Bary è stato anche un membro di lunga data della redazione del Private Eye dal 1963 in poi, è stato un fumettista di diari per il Times e ha prodotto caricature per la rivista di cronaca Radio Times dalla metà degli anni '60.

Tra i personaggi famosi da lui trasformati in caricature ricordiamo Sir Bruce Forsyth , il DJ Tony Blackburn e il comico Sir Ken Dodd.

Negli anni '70 aggiunse un'altra freccia al suo arco diventando recensore di dischi per la rivista Punch.

Nel 2010 annunciò il suo ritiro da Private Eye dopo 47 anni. "Era semplicemente ora di andarmene. Ce l'avevo fatta. Non valeva nemmeno più la pena di smascherare l'establishment", dichiarò all'Independent a proposito della sua decisione.