Il CEO di Flyadeal illustra la strategia non convenzionale per scalare la compagnia aerea saudita

Flyadeal, compagnia aerea saudita, sta sicuramente riscrivendo le regole del low cost. Dagli ordini di aerei widebody a una rara partnership con Cebu Pacific, questa beniamina nazionale sta ora puntando alla scala globale, senza perdere di vista le sue radici snelle e puntuali.
Flyadeal, la sussidiaria low cost della compagnia aerea nazionale saudita Saudia, è intenzionata a ridefinire il significato di compagnia aerea low cost in Medio Oriente.
Entro il 2030, Flyadeal prevede di triplicare le dimensioni della sua flotta, portandola a oltre 100 aeromobili, e di triplicare la sua rete, arrivando a più di 100 destinazioni.
Due settimane fa, Flyadeal e Cebu Pacific hanno firmato un accordo per il noleggio a lungo termine di due A320 di Cebu Pacific per l'affollata stagione estiva in Arabia Saudita. In cambio, Cebu Pacific potrebbe utilizzare gli A320 di Flyadeal per il picco invernale nel Sud-est asiatico.
Questo tipo di accordo di wet lease reciproco è raro nell'aviazione low-cost. Il CEO Steven Greenway cita il modello Sunwing-TUI di Canada ed Europa come modello: "Sono stati tra i pochissimi a farlo... Quindi è il modello che considero un po' la mia aurora boreale".
La partnership tra Flyadeal e Cebu Pacific apre anche le porte alla collaborazione in materia di manutenzione, ingegneria e formazione. Ma per ora, entrambi i vettori si concentrano sull'esecuzione con successo delle operazioni estive prima
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