Acquisti su Popolare di Sondrio e Bpm, il mercato è ottimista sui conti

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Prosegue il momento positivo delle banche italiane che dopo aver superato gli stress test dell’Eba sono chiamate adesso alla prova delle trimestrali. Fino ad ora dai conti già pubblicati da alcuni istituti di credito (Intesa Sanpaolo eUnicredit in primis), il bilancio è stato molto positivo tanto da portare la banca guidata da Andrea Orcel a superare i 100 miliardi di capitalizzazione. Sotto la lente nella seduta odierna Banca Pop Sondr , tra i migliori titoli di Piazza Affari (FTSE MIB ), e Banco Bpm che renderanno noti i dati semestrali.
Per quanto riguarda la Sondrio, gli analisti di Intermonte si attendono «un trimestre positivo anche se in leggera contrazione rispetto ai risultati del trimestre del 2025». Nel dettaglio, gli esperti ritengono che «i principali driver dei risultati sono una top line in contrazione, a causa principalmente di una leggera riduzione sia del margine d’interesse, dovuta al ribasso dei tassi, che delle commissioni». Nonostante ciò Intermonte sottolinea «come il trend resti comunque decisamente positivo, con un buon andamento dei volumi erogati». Inoltre la spesa operativa è attesa in «aumento», effetto principalmente dovuto ai «costi legati all’operazione lanciata da Bper, che portano ad un cost/income ratio del 42%, e ad un operating profit di 249 milioni di euro. Sotto la linea operativa vediamo un CoR in aumento a 34bps. Sottolineiamo come l’asset quality resti decisamente solida e il default rate a livelli contenuti. Considerati questi fattori, vediamo un utile netto attestarsi a 148 milioni, il che porta il Cet1 ratio crescere al 14,5%».
Per quanto riguarda Banco Bpm, anch’essa chiamata alla prova dei conti, gli analisti di Intermonte si attendo «per il secondo trimestre 2025, che i risultati rimangano solidi, sebbene più contenuti a livello operativo: i ricavi dovrebbero crescere grazie all’integrazione di Anima Holding e al cospicuo dividendo ricevuto da Monte dei Paschi, mentre il Net Interest Income dovrebbe calare di circa il 5,4% a causa dei tagli dei tassi e dei contributi straordinari registrati nel primo trimestre. I costi operativi saranno in aumento, riflettendo principalmente l’integrazione di Anima, portando il cost/income ratio verso il 46% e lasciando il risultato operativo sostanzialmente stabile». Gli esperti sottolineano inoltre come «al di sotto della linea operativa, il Combined Operating Ratio (CoR) dovrebbe aumentare leggermente, ma la qualità dell’attivo dovrebbe restare solida; ci aspettiamo inoltre che nel trimestre venga registrata una plusvalenza post-tasse di 160 milioni sulla partecipazione già detenuta in Anima (pari al 22% prima dell’offerta). Nel complesso, prevediamo un utile netto di 653 milioni, in forte crescita sia su base trimestrale che annua, mentre il Cet1 ratio è atteso in calo intorno al 13.1% a seguito dell’acquisizione di Anima».
Proprio per quanto riguarda Anima, alla vigilia nel corso della conference call di presentazione dei conti del semestre, il ceo Alessandro Melzi d’Eril, ha spiegato che «ora Banco Bpm è libera dalla passivity rule che le impediva di assumere un ruolo attivo nella trasformazione del panorama bancario italiano. Hanno dato chiare indicazioni di voler essere parte del gioco e credo che Anima sia disposta e in grado di sfruttare al meglio qualsiasi sviluppo che possa presentarsi». In passato, ha aggiunto «la banca era frenata dal prendere un ruolo attivo nella trasformazione del sistema bancario italiano. Ora ha dato segnali chiari di voler partecipare al cambiamento, e credo che Anima sia ben posizionata per farne parte».
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