Conviene comprare casa o affittarla? Vantaggi e svantaggi spiegati bene

Al giorno d’oggi non è semplice decidere se affittare casa o compararla. Negli ultimi anni, infatti, i mutui sono diventati più cari, i prezzi degli immobili e degli affitti sono saliti e continuano a farlo mentre gli stipendi sono rimasti quasi gli stessi. Per questi motivi scegliere se vivere in affitto o acquistare casa è diventato più problematico. La scelta dipende inoltre da fattori come il luogo nel quale si vive, il proprio progetto di vita e soprattutto dal reddito che si ha. Vediamo i pro e i contro che possono aiutare a fare una scelta oculata.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di comprare casaComprare casa è una delle aspirazioni principali di molti italiani anche se, visti i prezzi alle stelle, realizzare tale sogno è diventato molto difficile.
I principali vantaggi nell’effettuare tale operazione sono:
- si può contare su una stabilità abitativa;
- si può avere un patrimonio;
- si ha libertà di personalizzazione – si può ristrutturare, arredare e modificare a piacimento;
- si può accedere ai mutui agevolati se si è giovani;
- si possono ottenere agevolazioni fiscali per la prima casa;
- si ha la possibilità di generare un reddito passivo in futuro, affittandola;
- si può vendere in futuro e ottenere un valore più alto se i prezzi di mercato sono favorevoli;
- non si è soggetti al pagamento di canoni di affitto (ora in aumento);
- si può lasciare un’eredità ai propri familiari.
Acquistare una casa al giorno d’oggi, inoltre, può risultare vantaggioso anche per l’effetto dell’inflazione. Investire in un bene reale come un immobile può proteggere il proprio capitale perché il valore di tale bene tende ad aumentare nel tempo insieme al costo della vita.
Ci sono però anche svantaggi nel comparare casa come:
- i tassi di interesse se si decide di aprire un mutuo;
- la necessità di dare un anticipo di almeno circa il 30% se si acquista casa e non si desidera un mutuo troppo lungo o dover fornire garanzie;
- i costi accessori – per il notaio, l’agenzia, l’istruttoria, le tasse e l’eventuale perizia;
- il rischio di svalutazione se si acquista casa in alcune aree geografiche;
- i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, sempre a carico del proprietario anche se si affitta l’immobile;
- le tasse annuali da sostenere come l’Imu se si tratta di una seconda casa;
- il pagamento della Tari;
- il tempo lungo per la vendita (in molti casi);
- le spese impreviste come l’adeguamento di un impianto;
- il vincolo con la banca che può durare anche 30 anni e per cui è necessaria una stabilità lavorativa.
Proprio per i punti su indicati, comprare una casa, soprattutto se si chiede un mutuo, è più adatto a chi ha una condizione economica solida e prospettive di stabilità nel tempo.
Affittare casa conviene al momento?Comprare casa come abbiamo visto è uno degli obiettivi principali degli italiani. L’affitto, però, può offrire numerosi vantaggi soprattutto adesso, in un contesto economico incerto, per i seguenti motivi:
- si ha la possibilità di cambiare casa più facilmente in base alle proprie esigenze di lavoro e di famiglia;
- serve meno denaro all’inizio, dato che bastano la caparra e da uno a tre canoni mensili;
- non è necessario aprire un mutuo per cui non si è vincolati per anni a un prestito bancario con tassi variabili ballerini;
- si hanno meno responsabilità di manutenzione – le spese straordinarie spettano al proprietario;
- non si è tenuti a sostenere imposte di registro, catastali o ipotecarie;
- non si deve pagare l’Imu;
- spesso si può mettere da parte anche una piccola cifra – in alcune città affittare una casa costa meno che sostenere le spese per un mutuo;
- non ci sono rischi se l’immobile si svaluta;
- è possibile valutare la zona prima di effettuare l’acquisto.
Alla luce di quanto appena detto, affittare una casa può quindi convenire ai giovani lavoratori o a quelli in fase di transizione. Inoltre alle famiglie che non possono permettersi di chiedere un mutuo.
Affittare casa ovviamente presenta anche degli svantaggi che si devono considerare prima di optare per questa scelta, i principali sono:
- l’impossibilità di costruire un patrimonio – i soldi che si spendono per l’affitto non creano un valore immobiliare;
- il rischio che il canone possa aumentare quando scade il contratto;
- il rischio di essere sfrattati alla fine del contratto;
- l’impossibilità di modificare la casa a proprio piacimento;
- le spese del condominio possono essere rilevanti;
- l’instabilità abitativa;
- la difficoltà di ottenere contratti a lungo termine, soprattutto nelle grandi città dove si prediligono gli affitti brevi anche per motivi turistici;
- le eventuali spese per danni imputabili all’inquilino.
Se si desidera flessibilità, quindi, l’affitto può essere molto vantaggioso ma se si cerca stabilità e un patrimonio per il futuro allora non è la scelta giusta.
Le detrazioni per le spese di affittoChi vive in affitto può ottenere delle agevolazioni fiscali, detraendo le spese per l’affitto nel Modello 730. La detrazione è però possibile solo se l’immobile è destinato a prima casa ed è a uso abitativo.
In tal caso serviranno:
- un contratto di locazione registrato presso l’Agenzia delle Entrate;
- un contratto conforme alla legge come quello concordato;
- la residenza anagrafica nell’immobile;
- un reddito soggetto a Irpef e in alcuni casi rientrare anche in determinati limiti di reddito.
La detrazione varia a seconda del reddito che si ha e alla tipologia di contratto e può andare da 150 fino a 2.000 euro annui.
Se invece si è proprietari di un immobile dato in affitto si possono pagare meno tasse scegliendo un contratto a canone concordato o optando per la cedolare secca. Al primo si applica un’aliquota del 10% mentre al secondo una fissa del 21%.
Come funziona l’Iva quando si compra casaInfine, se si acquista un immobile senza Iva e si hanno i requisiti per la prima casa, come spiega l’Agenzia delle Entrate, si ha diritto a pagare:
- un’imposta di registro del 2% invece del 9%;
- un’imposta ipotecaria di 50 euro fissi;
- un’imposta catastale di 50 euro fissi.
Nel caso si acquisti una casa da un’impresa che vende con l’Iva, si pagherà:
- l’Iva al 4% invece del 10;
- l’imposta di registro di 200 euro fissi;
- l’imposta ipotecaria di 200 euro fissi;
- l’imposta catastale di 200 euro fissi.
La risposta alla domanda Conviene affittare o acquistare casa? alla luce di quanto detto, dipende quindi da esigenze individuali, economiche e territoriali.
In ogni caso, sarebbe preferibile acquistare casa se si ha una certa stabilità lavorativa e familiare. Inoltre, se si ha una disponibilità economica tale da poter dare un anticipo sostanzioso per l’acquisto dell’immobile in modo tale da non accendere un mutuo per troppi anni. E ancora, se si ha la volontà di costruire un patrimonio nel lungo termine.
Comprare casa conviene anche a chi vuole restare in quel determinato luogo per molto tempo.
Converrebbe invece affittare casa se si è giovani o se si possiede un reddito non stabile. Inoltre, se si cercano delle opportunità di lavoro migliori, magari in un’altra città e non si hanno dei risparmi sufficienti.
QuiFinanza