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Doris lascia Mediobanca. Mediolanum cede la sua quota sul mercato

Doris lascia Mediobanca. Mediolanum cede la sua quota sul mercato

Banca Mediolanum, per conto proprio e di Mediolanum Vita, ieri ha avviato la vendita della sua partecipazione storica in Mediobanca. Il collocamento che riguarda un massimo di 29,1 milioni di azioni ordinarie dell’istituto guidato da Alberto Nagel, pari a circa il 3,5% del capitale, avverrà attraverso una procedura di vendita accelerata coordinata da Morgan Stanley e riservata a investitori istituzionali.

Addio dopo 25 anni

La società guidata da Massimo Doris aveva investito su Piazzetta Cuccia nel 2000, per supportare la joint venture nel private banking di Esperia, da cui poi è nata Mediobanca Premier. Mediolanum era quindi uno storico alleato di Nagel, nonché il maggior azionista del patto di consultazione che raggruppa l’11,6% del capitale (tra cui lo 0,96% di Finprog, la holding dei Doris) e che aveva supportato l’Ops di Banca Generali in cambio del 13,1% di Generali che ha Mediobanca. Probabilmente la vendita della partecipazione comporterà una plusvalenza, ma ieri la sensazione di molti è che Mediolanum abbia preferito valorizzare la sua quota prima della partenza dell’Ops di Mps, che dovrebbe ricevere a breve il via libera Consob al prospetto.

Simili considerazioni erano state fatte dal gruppo Gavio, altro storico azionista di Mediobanca che già mesi fa aveva iniziato a cedere parte della suo pacchetto di azioni.

La famiglia Doris, che ha spesso supportato il management di Piazzetta Cuccia, non si era infatti espressa sull’Ops di Mps, demandando la decisione all’organo preposto, ovvero il cda di Mediolanum. Lo scorso 26 maggio a chi gli chiedeva del risiko bancario, e dell’Ops di Mps su Mediobanca. l’ad di Mediolanum aveva risposto: «Sulla carta tutte le Ops hanno senso, non c’è una valutazione univoca». Simili considerazioni da Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e socio al 30,1% di Mediolanum, che in linea di principio non si era detta mai favorevole all’intervento pubblico nelle operazioni di mercato. «Siamo solo spettatori – aveva detto Marina a chi le chiedeva un’opinione- non ci sono ancora tutti gli elementi per fare una riflessione compiuta e comunque mi pare molto corretto quello che ha detto Massimo Doris: ad esprimersi saranno i cda».

Gli effetti sul risiko bancario

La presidente di Fininvest aveva poi precisato: «su questa partita, come su tutte le altre, qualsiasi cosa sceglierà il mercato sarà quella giusta». E in attesa della decisione del mercato e della partenza dell’Ops dell’istituto guidato da Luigi Lovaglio, ieri Mediolanum ha deciso di vendere il suo 3,5% di Piazzetta Cuccia, magari dovrà farlo con un piccolo sconto sulle quotazioni di di Borsa (ieri Mediobanca è salita dello 0,82% a 19,73 euro), ma non sarà costretto a scegliere se diventare, o meno, un socio di minoranza di una banca partecipata dal Tesoro (che ha l’11,73% di Mps). Scelta che ora toccherà agli investitori selezionati da Morgan Stanley, intanto in attesa del piazzamento del 3,5% di Mediobanca, ieri Mediolanum è salita dello 0,27% a 14,62 euro.

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