La discussione europea sui dazi e la "discutibile" nuova proposta americana

Da quanto si apprende non sarebbe proprio un ramoscello d'ulivo, la proposta arrivata a Bruxelles dal presidente americano sui dazi. Non solo appare inevitabile una soglia minima del 10% di dazi sui prodotti europei ma viene chiesto anche maggiore acquisto di Gnl e materie critiche, tra cui il combustibile per il nucleare.
Si può pensare a un accordo Ue-Cptpp (Accordo globale e progressivo per il partenariato transpacifico, ndr) "come l'inizio di una ridefinizione dell'Organizzazione mondiale del commercio. Certo, pensando a quello che deve essere il formato in senso positivo, per evitare gli errori commessi in passato e mostrare al mondo che il libero commercio con un grande numero di Paesi è possibile se alla base ci sono regole". Lo afferma la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio Ue. Il riferimento è al Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership, l'accordo di libero scambio tra 12 Paesi asiatici. Tra tutti i Paesi interessati a consolidare gli accordi di libero scambio con l'Ue spiccano i suoi membri, che "vogliono una cooperazione strutturata con l'Ue". Per questo la Commissione sta studiando la possibilità di un accordo con il Cptpp, ipotesi che von der Leyen ha presentato ai leader europei.
"Un accordo è sempre meglio di un conflitto e tariffe zero è sempre meglio di qualsiasi dazio. L'incertezza è la cosa peggiore per l'economia e noi dobbiamo darci da fare per dare certezza a lavoratori e imprese". Lo dice il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, in conferenza stampa al termine del vertice europeo. "Siamo pienamente fiduciosi nelle capacità della Commissione nel portare avanti questo negoziato", ribadisce.
"La verità è che la miglior" situazione sui dazi "possibile tra Stati Uniti ed Europa è dazi zero. Se dovrà essere al 10%, così sarà". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice Ue, evidenziando che "se alla fine gli Stati Uniti decidessero di mantenere un dazio del 10% contro la nostra economia, sarà inevitabile una misura di compensazione sui prodotti americani venduti nel mercato europeo".
"Oggi abbiamo ricevuto l'ultimo documento statunitense per ulteriori negoziati. Lo stiamo valutando proprio ora. Quindi il nostro messaggio oggi è chiaro: siamo pronti per un accordo. Allo stesso tempo, ci stiamo preparando all'eventualità che non si raggiunga un accordo soddisfacente, per questo abbiamo lanciato una consultazione su una lista di riequilibrio e difenderemo gli interessi europei secondo necessità. In breve, tutte le opzioni restano sul tavolo". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo.
"Ho piena e totale fiducia in Ursula von der Leyen e in Sefcovic circa la loro capacità di negoziare un accordo sui dazi". Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez al termine del consiglio europeo.
"Abbiamo parlato ampiamente del tema dei dazi e dell'america. Abbiamo incoraggiato la Presidente della commissione a raggiungere rapidamente un accordo, un'intesa con gli americani, nelle meno di due settimane disponibili. Tuttavia, se non si raggiunge un accordo con l'America, se non si raggiunge un accordo sui dazi, l'Unione europea è pronta e in grado di adottare autonomamente misure appropriate". Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz parlando alla stampa al termine del summit Ue a Bruxelles.
Rai News 24