Il Rinascimento risplende a Urbino. La Festa del Duca tra vip e giullari


Da lunedì con rievocazioni storiche, mercati e musica. Tra gli ospiti Amara, Pupi Avati e Corrado Barazzutti
Non solo rievocazioni storiche, mercati, giullari, cortei e antiche locande: l’edizione numero 43 della Festa del Duca, che ogni agosto fa tornare Urbino ai fasti rinascimentali, sarà anche un palcoscenico con talk, spettacoli e concerti di spessore, che avranno come location il cortile d’onore di Palazzo Ducale a Urbino.
Tra gli ospiti, Pupi Avati, Amara e il campione di tennis Corrado Barazzutti, i quali riceveranno anche il Premio Giovanni Santi, intitolato al padre di Raffaello e assegnato ogni anno dall’organizzazione della Festa a importanti personalità che si sono distinte nel comunicare valori, nei vari campi della cultura o dello sport. Dall’11 al 14 agosto, la città dei Montefeltro ospiterà circa 150 eventi, distribuiti nelle piazze e nelle vie del centro storico, tra cui gli appuntamenti del cortile d’onore: "Si inizia lunedì 11 con la cantautrice Erica Mineo, in arte Amara – spiega il direttore artistico Massimo Puliani – che sarà in concerto alle ore 21 accompagnata da tre strumentisti. Nel pomeriggio, lo storico e scrittore Marcello Simonetta parlerà invece dell’avvelenamento di un duca di Urbino attraverso delle ricerche d’archivio. Mercoledì 13 agosto sarà la volta del regista Pupi Avati, narratore di storie e racconti di forte adesione alla nostra tradizione culturale: si inizia alle 21 con un concerto dell’Orchestra di fiati del Montefeltro che eseguirà brani tratti dalle colonne sonore dei suoi film; a seguire Avati racconterà ‘La mia Commedia’ e verrà premiato, con un collegamento video del musicista Raphael Gualazzi, anche lui autore delle musiche di una sua pellicola".
Il sette volte campione italiano di tennis Corrado Barazzutti, vincitore della leggendaria Coppa Davis 1976 in Cile, sarà infine a Urbino giovedì 14, presentato dal giornalista sportivo Luca Bottazzi, per raccontare le sue avventure agli appassionati della racchetta. Ai premiati verrà donata una statuetta di bronzo dell’artista Pino Mascia, raffigurante ‘La Picena di Canavaccio’, allegorica evocazione alla pace e lo stilista Flavio Di Paoli farà indossare un costume rinascimentale da lui creato agli ospiti.
Barazzutti farà da anteprima alla grande rievocazione sportiva della stessa sera, che nell’arena appositamente costruita vedrà due squadre sfidarsi nell’antico Giuoco dell’Aita, dove le due compagini, in un mix tra lotta e ruba bandiera, faranno stare il pubblico sugli spalti col fiato sospeso. L’Aita era un antico gioco marziale che veniva svolto nel Ducato di Urbino. "Lo stesso Federico – spiega Francesca Crespini, direttrice generale della Festa del Duca – inventò il gioco che fungeva da ‘allenamento alla guerra’ per le sue truppe, la Legione Metaurense, in periodi di non belligeranza".
İl Resto Del Carlino