Jean-Michel Jarre in concerto all’Anfiteatro di Pompei: la musica del futuro incontra la storia millenaria

Dopo l’incredibile debutto in Piazza San Marco a Venezia, Jean-Michel Jarre porta il suo show visionario all’Anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei, il 5 luglio alle ore 21:15, per il secondo dei due concerti-evento in esclusiva italiana. L’appuntamento, inserito nel prestigioso cartellone di BOP – Beats of Pompeii, promette un’esperienza immersiva unica, dove tecnologia, musica elettronica e patrimonio culturale si fondono in un dialogo spettacolare.
Pompei non è solo una scenografia suggestiva, ma una scelta voluta da Jarre, artista da sempre affascinato dalla storia e dal simbolismo dei luoghi in cui si esibisce. Dopo aver suonato alle Piramidi d’Egitto, alla Città Proibita di Pechino e nel deserto del Sahara, il pioniere dell’elettronica francese arriva in uno dei siti archeologici più iconici al mondo, in esclusiva per il Sud Italia.
Il concerto sarà un mix dei suoi brani più celebri – da Oxygène a Oxymore, passando per Arpegiator – e nuove produzioni che fondono suono, intelligenza artificiale e visual mozzafiato. A Venezia, i laser si riflettevano sulle architetture rinascimentali, mentre i visual – molti dei quali generati con l’ausilio dell’AI – trasformavano la piazza in una sorta di opera digitale viva. Il pubblico, inizialmente seduto, si è alzato in piedi dopo 40 minuti, trasformando la platea in una dancefloor a cielo aperto.
“La tecnologia non è da temere: può essere poetica e organica. L’intelligenza artificiale è neutra, sta a noi decidere come usarla”, ha dichiarato Jarre sul palco. “Per noi artisti rappresenta un’opportunità per estendere l’immaginazione. Questo show è stato costruito anche grazie all’AI. Un algoritmo può diventare quasi un amico.”
Nel cuore dell’Anfiteatro, Jarre porterà strumenti futuristici – molti dei quali progettati da lui stesso – e una scenografia audace fatta di proiezioni laser, effetti pirotecnici e visual immersivi. Una vera “Opera Totale”, per dirla con le sue parole, in cui musica e arti visive si incontrano.
Durante lo show a Venezia, l’artista ha reso omaggio all’Italia e alla sua influenza culturale:“L’Italia è una fonte inesauribile di ispirazione: un Paese che mescola gioia e malinconia, surrealismo tragico e comico. È il Paese di Calvino, Fellini, Morricone, Celentano… e anche della città che ha inventato il Bellini e il carpaccio!”
Il concerto di Pompei arriva dopo i sold out di Gianna Nannini e dei Dream Theater, e rappresenta il terzo evento di BOP 2025, la rassegna che unisce musica contemporanea e luoghi dal valore storico e simbolico. Il festival proseguirà con artisti del calibro di Nick Cave, Bryan Adams, Ben Harper, Antonello Venditti, Stefano Bollani, e si concluderà il 5 agosto con il folk spirituale dei Wardruna.
Mostre collaterali:A impreziosire l’esperienza del pubblico, due esposizioni ad accesso libero (dalle 19:30 alle 21:00):
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“Pink Floyd: Live at Pompeii”, un tributo fotografico e documentale allo storico concerto del 1971.
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“Essere donna nell’antica Pompei”, un viaggio nella quotidianità femminile del mondo romano.
İl Denaro