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La collezione d'arte di Bertinotti fa il pieno all'asta

La collezione d'arte di Bertinotti fa il pieno all'asta

Le bandiere rosse hanno lasciato spazio ai rilanci a colpi di migliaia di euro. Nella sede milanese della casa d'aste Finarte, la collezione privata di Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera e già leader di Rifondazione comunista, è stata protagonista di una vendita di grande successo, con 21 lotti venduti su 24 per un incasso complessivo di oltre 300.000 euro, moltiplicando di ben quattro volte le stime iniziali, come ha annunciato Finarte in un comunicato. A guidare la gara, due serigrafie del 1972 firmate Andy Warhol raffiguranti Mao Tse Tung, donate alla coppia dall'ex banchiere Mario D'Urso: partite da una valutazione compresa tra i 20.000 e i 30.000 euro, sono state aggiudicate rispettivamente a 106.000 e 80.000 euro, dopo un'appassionante sfida tra sala, telefoni e piattaforme online.

E' probabile che il fascino della "coppia comunista mai pentita" abbia avuto un peso sul valore delle opere aggiudicate. A condurre la battaglia d'asta, Georgia Bava, responsabile del dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea di Finarte, che ha saputo gestire con eleganza il vivace alternarsi di offerte.

Il catalogo ha offerto più di un assaggio della raffinata sensibilità artistica dei Bertinotti, che negli anni hanno raccolto opere eterogenee, spesso ricevute in dono o scelte in occasione di ricorrenze personali. Tra i pezzi venduti, due lavori di Piero Dorazio per 7.000 euro: uno, dono per i 32 anni di matrimonio; l'altro, corredato da una dedica affettuosa: "Auguri per Lella Bertinotti, leggiadra colonna del suo compagno, custode e promotore delle nostre speranze".

Tra gli altri lotti figurano un cavallo in bronzo di Mario Ceroli venduto a 2.800 euro, un vaso di Luca Maria Patella a 2.000 euro, e una tela del 1981 di Mario Schifano, battuta a 15.000 euro. Ha attirato rilanci anche "Camion" di Titina Maselli (1976),, venduta a 9.000 euro.

Tra gli altri lotti figuramo la tela "Camion" di Titina Maselli, sorella del regista Citto Maselli e figura di spicco della pittura del dopoguerra, aggiudicata per 11.500 euro, e la scultura "La gabbia d'oro" di Giosetta Fioroni, aggiudicata per 16.500 euro. Ai coniugi Bertinotti, secondo quanto risulta all'Adnkronos, non andrà tuttavia la somma totale, ma circa 250.000 euro, perchè una quota dell'incasso in percentuale spetterà a Finarte e un'altra all'intermediario delegato dalla coppia.

Accanto alla collezione Bertinotti, l'asta - curata da Finarte - ha riservato un altro colpo di scena con "I bagni misteriosi", un olio su tela del 1935 firmato Giorgio de Chirico, già appartenuto all'attrice Monica Vitti: l'opera è stata battuta per 468.000 euro, segnando uno dei risultati più alti mai raggiunti in Italia per il maestro della metafisica.

Nell'asta di Finarte grande riscontro anche per artisti del secondo dopoguerra come Alberto Burri (Combustione, 1968, venduta a 103.500 euro), Osvaldo Licini (Ritmo su fondo bianco, 1953, a 48.000 euro) e Wifredo Lam (Senza titolo, 1972, a 51.000 euro), a conferma del consolidato interesse per l'arte del Novecento.

"Il successo della collezione Bertinotti e dei 'Bagni misteriosi' di de Chirico resterà a lungo impresso nella nostra memoria", ha commentato Georgia Bava. Alessandro Cuomo di Finarte ha sottolineato come "in un semestre segnato da instabilità geopolitica, l'arte contemporanea si confermi bene rifugio e forma di investimento alternativa". Finarte ha reso noto che l'asta del catalogo di Arte Moderna e Contemporanea ha registrato oltre 1.000 partecipanti da tutto il mondo, totalizzando un risultato complessivo di circa 2,2 milioni di euro.

(di Paolo Martini)

Adnkronos International (AKI)

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