Nuovo spazio al Museo del Mare: inaugurata l’esposizione del Melqart

Tornerà a guardare il mare da cui venne ripescato 70 anni fa la statuetta bronzea del Melqart – Reshef di Sciacca. Rinvenuta nel gennaio del 1955 nel tratto di costa tra Selinunte e Capo San Marco e per lungo tempo trasferita di mano in mano fino alla definitiva consegna allo Stato in forza di una sentenza che ha fatto storia nel mondo dei beni culturali, l’opera – realizzata verosimilmente tra il XI e il X sec avanti Cristo – si trovava esposta al Museo Regionale Antonio Salinas di Palermo ma sarà in prestito a Sciacca fino al prossimo 15 marzo 2026. La statuetta, alta 36 centimetri e realizzata in bronzo è di fabbrica siro-palestinese e raffigura una divinità cananea che gli studiosi hanno identificato solo inizialmente in Melqart, nume tutelare della città fenicia di Tiro e successivamente in Reshef, divinità mediterranea fondamentale nel periodo hyksos dell’Antico Egitto. Il ritorno a Sciacca dell’opera si inserisce nel contesto di un vasto intervento di manutenzione straordinaria e riallestimento del Museo del Mare ospitato nel Complesso Fazello di proprietà comunale con cui il Parco archeologico ha stipulato una convenzione lo scorso anno.
Una collaborazione tra enti che restituirà alla collettività saccense e ai visitatori della provincia di Agrigento un luogo che racconta la storia millenaria di un mare che è stato crocevia di popoli tra anfore, cannoni e reperti ripescati dalle profondità marine. L’inaugurazione del nuovo spazio museale e dell’esposizione del Melqart-Reshef si è tenuta stamattina alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato e del direttore del Parco archeologico della Valle dei Templi Roberto Sciarratta. “Il grande patrimonio archeologico della Sicilia guarda al mare quale scrigno prezioso della sua storia – commenta l’assessore regionale Scarpinato -. Celebriamo oggi la riapertura di questo spazio espositivo, rinnovato e potenziato, che torna a dare centralità al nostro legame con il Mediterraneo. Ciò si arricchisce di ulteriore significato grazie all’esposizione qui, nei luoghi in cui venne ritrovato, questo eccezionale reperto fenicio che è testimonianza diretta delle nostre radici più remote. Questa operazione non è solo un atto di valorizzazione culturale, ma riafferma la politica della Regione Siciliana di sostenere anche la realizzazione di un’ampia rete tra le realtà culturali dell’Isola”.
“Il Parco – dichiara il direttore Sciarratta – ha sostenuto con convinzione questo progetto di riallestimento di uno spazio museale prezioso che certamente adesso potrà raccontare al meglio un pezzo importante della nostra storia. Questo ancor di più perché collegato al ritorno, per quanto temporaneo, di un bene che ha un profondo legame con il territorio quale è il Melqart, oggi è certamente una giornata di festa non solo per Sciacca, ma per tutta la provincia”. “Oggi segniamo un doppio momento di grande valore per Sciacca: un ritorno atteso e una ripartenza significativa – afferma il sindaco Termine -. Il ritorno è quello della statuetta del Melqart, simbolo identitario della nostra città, di cui si parla da decenni. Questa mattina finalmente è a Sciacca grazie al lavoro congiunto di tanti, di diverse Istituzioni, che ringrazio, dentro Agrigento Capitale di Cultura. La ripartenza riguarda i nostri musei cittadini affidati dal Comune di Sciacca al Parco Archeologico Valle dei Templi. Una scelta strategica che rappresenta un investimento a lungo termine in un Ente autorevole, una garanzia sotto tutti gli aspetti per un rilancio, una valorizzazione, una fruizione di più ampio respiro del nostro patrimonio storico e artistico”.
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