Allegri oggi torna a Milanello. Max ha fretta: ecco il Milan della rinascita

Il nuovo corso di Massimiliano Allegri inizierà stamani prima delle 9, quando il tecnico di Livorno farà ritorno a Milanello. La strada da Milano a Carnago la conosce bene perché l’ha percorsa centinaia di volte dal 2010 al 2014, durante la prima avventura come allenatore del Diavolo di Silvio Berlusconi. Ieri hanno iniziato a lavorare i suoi collaboratori che hanno preso confidenza con le strutture. Il “capo” invece nel pomeriggio era nella sede di via Aldo Rossi dove ha avuto un vertice di mercato con l’ad Furlani e il ds Tare. Un segnale di quanto Max sia coinvolto nelle scelte chiave del Milan.
Il primo giorno vero di raduno sarà lunedì, con l’allenamento al mattino alle 9.30, la conferenza stampa di presentazione di Allegri alle 13 a Casa Milan e la seduta pomeridiana delle 18. Stamani però il primo gruppo di giocatori sarà a Milanello. Tra i presenti per i test (sul campo e in palestra) Chukwueze, Loftus-Cheek, Jimenez, Bondo, Sportiello, Bartesaghi, Pobega e Nava, oltre al nuovo acquisto Ricci. Domani sarà il turno di un secondo gruppo al quale si uniranno alcuni di quelli che suderanno oggi. I calciatori convocati con le nazionali a inizio giugno si rivedranno da lunedì: tra di loro Maignan (che ieri ha festeggiato i 30 anni con gli auguri via social di Theo e Leao), Pavlovic, Saelemaekers e Leao. I rossoneri dovranno ritrovarsi domenica a mezzanotte a Milanello per essere in campo lunedì mattina: da quel momento in poi sarà obbligatorio dormire nel centro tecnico. Per curare al meglio tutti i particolari: dall’alimentazione alle ore di riposo notturno passando per il recupero tra una seduta e l’altra. Soprattutto per quei giocatori (come per esempio Loftus-Cheek) che nella scorsa stagione hanno avuto qualche problema fisico.
Il lavoro che Allegri ha programmato è grande. Sia sotto l’aspetto fisico sia... sulla testa. Dopo il deludente ottavo posto della scorsa stagione, Max sa bene che bisogna dare un colpo di spugna al passato e “ripulire” la mente del gruppo. Inevitabile chiedere spirito di sacrificio e dedizione alla causa per raggiungere l’obiettivo minimo comune ovvero il ritorno in Champions. Allegri in rossonero ha vinto un campionato e una Supercoppa italiana. Sa cosa vuol dire “dna rossonero” e questo sentimento intende instillarlo nel gruppo. Naturalmente pretende anche il rispetto delle regole: si aspetta che tutti abbiano fatto i compiti a casa durante le vacanze a livello di sedute individuali (molti le hanno documentate sui social, ma i test di questi due giorni e la bilancia daranno un verdetto inappellabile) e pretenderà massima puntualità con gli orari. Ne sanno qualcosa, tanto per fare un paio di esempi durante l’ultima esperienza alla Juventus, Arthur e Pogba, esclusi dall’elenco dei convocati per ritardi agli allenamenti. La squadra è ancora in fase di costruzione visto che Modric è in America con il Real Madrid, Gimenez alla Gold Cup, non ci sono i terzini titolari e mancano almeno un altro centrocampista e un bomber che si giocherà la maglia da titolare con il messicano. Tradotto: lavorare sugli automatismi del 4-3-3 non sarà semplice, ma con i presenti il focus sarà soprattutto quello di iniziare a puntellare il reparto arretrato. Perché lo scorso anno i gol subiti sono stati troppi e certi errori non vanno più commessi. Per Allegri la squadra dovrà soprattutto essere forte e compatta in fase di non possesso perché i risultati importanti si ottengono quando dietro non ci sono strafalcioni. I doppi allenamenti programmati per la prima fase di ritiro serviranno per mettere benzina nel serbatoio. Anche se durante la stagione le settimane senza gli impegni nelle coppe europee consentiranno di preparare al meglio le gare di campionato.
La Gazzetta dello Sport