Allegri, sterzata Milan! La possibile rivoluzione nel mercato allenatori

Il nuovo ds Tare vuole chiudere la prima trattativa: i rossoneri attendono la risposta entro 48 ore
E nel giro di quarantotto ore, il Milan si è iscritto al ballo per poter riprendere Massimiliano Allegri come suo allenatore. Il pressing è iniziato in maniera molto forte due giorni fa, con le prime telefonate che sono intercorse sia con il tecnico livornese sia con il suo entourage, con Igli Tare subito operativo e voglioso di mettere a segno il suo primo colpo da direttore sportivo rossonero. Anche perché, nel mentre, l’altro grande candidato degli exit poll dei dirigenti milanisti - ovvero Vincenzo Italiano - si è avvicinato sensibilmente al rinnovo con il Bologna e così, la primissima scelta del Milan, è il grande ex. Con il quale sono stati avviati i primi dialoghi con un’offerta da 5 milioni annui per i primi due anni, con opzione per il terzo il che andrebbe ad abbattere quello scoglio degli anni precedenti relativo al budget per gli allenatori da 3-3.5 milioni. Il Milan, dunque, affonda su Allegri e conta di avere una risposta entro 48 ore, per cercare di sfruttare lo stand by con il Napoli e provare ad anticipare l’Inter, ovvero i due club che devono risolvere le questioni legate alle loro panchine.
Perché il Napoli, che vede salire le percentuali di una permanenza di Antonio Conte, sarebbe pronto a prenderlo se l’allenatore campione d’Italia dovesse salutare in direzione Juventus, e poi c’è l’Inter. Sono noti i rapporti tra Beppe Marotta e Allegri, con il presidente dell’Inter che lo scelse come sostituto proprio di Conte nell’estate del 2014. Ovviamente tale chiamata potrebbe arrivare se dovesse concretizzarsi la separazione tra l’Inter e Simone Inzaghi, con quest’ultimo fortemente corteggiato e tentato dall’offerta da capogiro dell’Al-Hilal. Giovanni Branchini, agente di Allegri, ha fatto da pompiere sulla situazione arrivando al Golden Boy: «Più a Napoli o a Milano? Non lo vedo da nessuna parte. Fino a quando le cose non si materializzano, a me non piace alimentare quelle che poi diventano cose poco serie nei confronti del pubblico». Ma tornando alle questioni di Casa Milan, i rossoneri hanno la necessità di chiudere a stretto giro di posta la questione della guida tecnica per consentire a Tare e al nuovo mister di poter costruire il Milan della stagione 2025-26, che necessariamente dovrà essere iper competitivo in campionato per rientrare almeno nelle prime quattro posizioni per garantirsi un immediato ritorno in Champions League. Ma cosa succederebbe se Massimiliano Allegri non dovesse trovare la quadra con il Milan e andare in altri lidi?
Il novero delle opzioni va via via stringendosi, poiché i profili liberi subito sono davvero pochi. Sullo sfondo, di conseguenza, rimangono i nomi di Thiago Motta (sarebbe un clamoroso ritorno di fiamma dopo il corteggiamento dello scorso anno) e Roberto Mancini, così come Francesco Farioli, che si è liberato dal suo accordo contrattuale con l’Ajax. Tare è operativo e costantemente attaccato al telefono per parlare con chi di dovere per cercare di arrivare a dama il prima possibile con quella che dovrà essere la prossima guida tecnica del Milan. Il club rossonero, inoltre, dovrebbe ufficializzare nei prossimi giorni la separazione da Sergio Conceiçao, in quanto non sarà esercitata la clausola di estensione del contratto fino al 30 giugno 2026 che era prevista nell’accordo siglato lo scorso dicembre, quando l’allenatore portoghese venne chiamato a sostituire Paulo Fonseca, esonerato dopo la partita contro la Roma.
E nel giro di quarantotto ore, il Milan si è iscritto al ballo per poter riprendere Massimiliano Allegri come suo allenatore. Il pressing è iniziato in maniera molto forte due giorni fa, con le prime telefonate che sono intercorse sia con il tecnico livornese sia con il suo entourage, con Igli Tare subito operativo e voglioso di mettere a segno il suo primo colpo da direttore sportivo rossonero. Anche perché, nel mentre, l’altro grande candidato degli exit poll dei dirigenti milanisti - ovvero Vincenzo Italiano - si è avvicinato sensibilmente al rinnovo con il Bologna e così, la primissima scelta del Milan, è il grande ex. Con il quale sono stati avviati i primi dialoghi con un’offerta da 5 milioni annui per i primi due anni, con opzione per il terzo il che andrebbe ad abbattere quello scoglio degli anni precedenti relativo al budget per gli allenatori da 3-3.5 milioni. Il Milan, dunque, affonda su Allegri e conta di avere una risposta entro 48 ore, per cercare di sfruttare lo stand by con il Napoli e provare ad anticipare l’Inter, ovvero i due club che devono risolvere le questioni legate alle loro panchine.
Tuttosport