"Bremer 'acquisto' top, cambia la prospettiva Juve. Su chi deve puntare Tudor"

L'intervista a Massimo Carrera sul ritorno del brasiliano e l'attuale stato di forma della Vecchia Signora: "Perché Gleison vale un grande colpo di mercato"
TORINO - Massimo Carrera è stato un difensore prima, un collaboratore tecnico dopo e ormai da tempo è un allenatore. Il suo passato è impregnato di Juventus. E nessuno meglio di lui conosce l'importanza di un grande centrale. Il ritorno di Gleison Bremer, in questo senso, gli strappa un sorriso. In primis per il recupero completato del brasiliano e poi perché il suo rientro sarà fondamentale per i bianconeri.
Massimo Carrera, contro la Reggiana la Juventus ha riaccolto in campo Gleison Bremer dal primo minuto. Che effetto le fa?
«È una gran bella notizia. Il lieto fine dopo un lungo infortunio è sempre un momento bello, da festeggiare. Anche perché il crociato è per tutti un calvario. Necessita di tempo ed è nemico giurato della fretta. Ecco perché la gestione della Juventus, che ha preferito non forzare il reinserimento al Mondiale per Club, è stata davvero oculata».
Quanto pesa nell'economia della Juventus un recupero del genere?
«Significa tantissimo. Perché Tudor ha bisogno di avere delle certezze alle quali affidarsi. Bremer rientra in questa lista ristrettissima: parliamo di uno dei centrali più forti del mondo, che negli anni è cresciuto tantissimo. Non era facile per lui il salto dal Toro alla Juventus, ma ha dimostrato di avere spalle larghissime. E poi si è imposto a livello internazionale».
Conta di più il recupero del difensore centrale o il ritorno in campo di uno dei leader dello spogliatoio?
«A livello tecnico e tattico per la Juventus vale come un colpo di mercato. L'amichevole contro la Reggiana è una tappa importante per la via del ritorno: sono certo che arriverà tirato a lucido per la prima di campionato contro il Parma. Ma anche aver riaccolto un leader cambia molto la prospettiva del valore del gruppo: un conto è vederlo alla Continassa, un altro è poter contare quotidianamente su di lui in campo e nello spogliatoio. Bremer cambierà in positivo il volto della Juventus».
Juventus che vuole competere per vincere, come sempre. Il gap col Napoli, alla luce del mercato degli azzurri, si può colmare? «Non saprei, è decisamente troppo presto per avere un quadro chiaro della forza di coloro che competeranno per vincere. Di sicuro il Napoli parte con una marcia in più: ha preso consapevolezza grazie allo Scudetto, per il secondo anno di fila lavora con una certezza assoluta come Antonio Conte e poi ha operato benissimo sul mercato. E manca quasi un mese alla chiusura: significa che difficilmente si fermeranno qui. La Juventus, però, deve essere pronta ad approfittare di qualsiasi errore altrui».
Tornando a Bremer, chi beneficerà maggiormente del suo recupero?
«Indubbiamente i compagni di reparto. Penso a Gatti, Kelly e Kalulu, per esempio. Giocare con un riferimento come il brasiliano aiuta tutti a crescere. E aumenta anche la competitività all'interno del gruppo. In più, è uno stimolo pure per gli attaccanti, che si allenano contro un difensore di livello mondiale. Più alzi il livello durante la settimana, maggiore sarà la resa in partita».
Se dovesse scegliere di consegnare alla Juventus un innesto dal mercato, su chi punterebbe?
«Su quelli che ci sono già, onestamente. Parliamo di una rosa completa e assortita in ogni reparto, sono sicuro che Tudor possa fare affidamento su quelli che ha».
WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE
TORINO - Massimo Carrera è stato un difensore prima, un collaboratore tecnico dopo e ormai da tempo è un allenatore. Il suo passato è impregnato di Juventus. E nessuno meglio di lui conosce l'importanza di un grande centrale. Il ritorno di Gleison Bremer, in questo senso, gli strappa un sorriso. In primis per il recupero completato del brasiliano e poi perché il suo rientro sarà fondamentale per i bianconeri.
Massimo Carrera, contro la Reggiana la Juventus ha riaccolto in campo Gleison Bremer dal primo minuto. Che effetto le fa?
«È una gran bella notizia. Il lieto fine dopo un lungo infortunio è sempre un momento bello, da festeggiare. Anche perché il crociato è per tutti un calvario. Necessita di tempo ed è nemico giurato della fretta. Ecco perché la gestione della Juventus, che ha preferito non forzare il reinserimento al Mondiale per Club, è stata davvero oculata».
Quanto pesa nell'economia della Juventus un recupero del genere?
«Significa tantissimo. Perché Tudor ha bisogno di avere delle certezze alle quali affidarsi. Bremer rientra in questa lista ristrettissima: parliamo di uno dei centrali più forti del mondo, che negli anni è cresciuto tantissimo. Non era facile per lui il salto dal Toro alla Juventus, ma ha dimostrato di avere spalle larghissime. E poi si è imposto a livello internazionale».
Conta di più il recupero del difensore centrale o il ritorno in campo di uno dei leader dello spogliatoio?
«A livello tecnico e tattico per la Juventus vale come un colpo di mercato. L'amichevole contro la Reggiana è una tappa importante per la via del ritorno: sono certo che arriverà tirato a lucido per la prima di campionato contro il Parma. Ma anche aver riaccolto un leader cambia molto la prospettiva del valore del gruppo: un conto è vederlo alla Continassa, un altro è poter contare quotidianamente su di lui in campo e nello spogliatoio. Bremer cambierà in positivo il volto della Juventus».
Tuttosport