Caos Brescia, parte la querela. La società di via Montenapoleone e quei crediti “fantasma” acquistati con lo sconto

19 mag 2025

Massimo Cellino, presidente del Brescia
Brescia, 19 maggio 2025 – Massimo Cellino l’aveva detto proprio ieri: “Siamo stati truffati”. Tre parole per spiegare il caos, tra l’amministrativo e lo sportivo, che ieri ha travolto il Brescia Calcio, rispingendo la squadra a rischio retrocessione in C e imponendo perfino una specie di protezione per lo stesso patron a causa dei tifosi infuriati. Oggi arriva la contromossa, a riprova dell’accusa lanciata: il Brescia calcio ha depositato in Procura una denuncia querela nei confronti della società milanese con sede in via Montenapoleone dalla quale la squadra assicura di aver acquistato crediti di imposta scontati del 20% per pagare i contributi relativi a novembre, dicembre, gennaio e febbraio per oltre 1 milione e 400mila euro che per l'Agenzia delle Entrate sono però inesistenti.
Una discrepanza scoperta dopo le verifiche iniziate dalla Covisoc il 28 febbraio e culminata con la penalizzazione di 4 punti da parte della Figc. Apriti cielo.
Ma come detto, Cellino ritiene di essere stato truffato e i suoi legali - che stanno preparando il ricorso alla Procura federale per evitare penalizzazioni e quindi la retrocessione in Serie C - assicurano di avere le contabili dei pagamenti effettuati. Nel frattempo anche la Procura di Brescia sta valutando la vicenda con l'ipotesi che si sia trattato di un'indebita compensazione.
Ma, come detto, il clima in città è teso. Ieri pomeriggio una piccola folla di tifosi e ultras arrabbiati si è radunata fuori dalla sede, in via Solferino, per gridare la propria furia intonando cori contro il presidente Massimo Cellino, da tempo inviso, e srotolando striscioni. E dunque c'è grande attenzione all'ordine pubblico. Le forze dell'ordine monitorano la sede del club in centro città, ma anche il centro sportivo a Torbole Casaglia e l'abitazione del presidente Massimo Cellino. Questa sera il tifo organizzato ha programmato per le 20 una manifestazione fuori dal Palazzo della Loggia, sede del Comune.
Il Giorno