Coppa Davis, Sinner dice no alla Nazionale e rinuncia alle Finals di Bologna

Quello che era nell’aria da tempo ora è ufficiale: Jannik Sinner non sarà a Bologna per le finali di Coppa Davis del prossimo novembre a Bologna. «Jannik Sinner non ha dato la sua disponibilità per il 2025», spiega il capitano azzurro Filippo Volandri. «La Coppa Davis è, e resterà, sempre casa sua e sono certo che Jannik tornerà presto a far parte della squadra. Nel frattempo, posso contare su un gruppo pronto a lottare e a dare tutto per la maglia azzurra».
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Al suo posto Volandri ha convocato Flavio Cobolli, che si affianca a Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini e ai doppisti Vavassori e Bolelli. Per ora sono dunque fuori anche Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi e soprattutto al numero 26 Luciano Darderi, attualmente numero 26 - tutti e tre più avanti in classifica rispetto a Berrettini. Va precisato che il regolamento ITF consente al capitano di cambiare massimo tre giocatori fino alle ore 11:00 italiane del giorno precedente l'inizio delle partite della Final 8, cioè lunedì 17 novembre.
Brutta tegola per l’ItaliaL’assenza di Sinner è una brutta tegola per l’Italia, che da due anni detiene il titolo. Jannik era stato decisivo entrambe le volte a Malaga, questa volta aveva l’occasione di chiudere un tris storico in casa, ma evidentemente ha deciso che dopo le Atp Finals per lui è meglio pensare alle vacanze o alla preparazione per il 2025.
Le polemicheLe polemiche che avevano accolto la sua decisione di saltare in passato altri appuntamenti con la nazionale inevitabilmente ripartiranno, anche perché a Bologna sono attesi tutti gli altri big, da Alcaraz a Zverev che dopo aver dichiarato per anni che non avrebbe più partecipato fino a quando non si fosse tornati al vecchio formato, è tornato sulle sue decisioni (forse spinto dalla suggestione di ritrovare in Coppa le soddisfazioni che gli stanno mancando sul circuito).
Il motivo della sceltaLa scelta di Sinner, che questa settimana è in campo a Vienna, sicuramente scontenta molti, ma va ricordato che in passato anche Nadal, Federer e Djokovic hanno ‘marcato visita’ più di una volta in Coppa, specie dopo averla vinta. Non è bello, ma è la realtà del circuito, bellezze, si potrebbe parafrasare. Un circuito lungo, stancante, e che come dimostra il grave infortunio di Rune e i malesseri di massa a Shanghai, spesso mette a dura prova il fisico dei tennisti. Dopo la scelta di rifiutare l’invito del Presidente Mattarella l’anno scorso, comunque un’altra decisione controversa del numero 2 del mondo, già nel mirino di chi critica la sua residenza a Monte-Carlo.
Chi difenderà l’insalatieraToccherà quindi a Musetti e Cobolli difendere in casa l’Insalatiera, nei quarti contro un’Austria più che abbordabile, ma eventualmente in semifinale contro una Francia molto temibile, specie indoor, come dimostra anche il successo della scorsa settimana di Mpetshi-Perricard contro Musetti a Bruxelles.
Il rammaricoRammaricato delle decisione di Sinner anche il Presidente della Fitp Binaghi: «Comprendiamo e rispettiamo la decisione di Jannik, per noi comunque molto dolorosa, che arriva al termine di una stagione lunga e intensa, nella quale ha ancora una volta dimostrato di essere un punto di riferimento straordinario per tutto il movimento tennistico italiano. La Coppa Davis rappresenta per lui – e per tutti noi – un simbolo di orgoglio e di appartenenza, e siamo certi che tornerà presto a indossare la maglia azzurra con la stessa passione e determinazione di sempre. Allo stesso tempo, voglio sottolineare la grande fiducia che riponiamo nel gruppo guidato da Filippo Volandri: una squadra solida, unita, capace di trasformare ogni difficoltà in un’ulteriore spinta. I nostri ragazzi hanno già dimostrato di poter raggiungere traguardi straordinari insieme, e sono convinto che anche questa volta sapranno onorare al meglio i colori dell’Italia».
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