Coppa Italia, impresa dell'Empoli: Juventus eliminata ai rigori e storica semifinale
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Torino, 26 febbraio 2025 – L’Empoli compie una clamorosa impresa eliminando la Juventus ai calci di rigore e conquistando il pass per la prima semifinale di Coppa Italia della sua storia, nella quale incontrerà il Bologna. Un risultato che premia quanto fatto nel corso dei 90’ dai toscani, passati in vantaggio al 24’ grazie a Maleh e capaci poi di sfiorare a più riprese il raddoppio, colpendo anche un palo a fine primo tempo con Konaté. La Juve ha però saputo reggere l’urto e al 66’ ha riequilibrato il risultato con la magia di Thuram che ha riacceso i bianconeri che però, nonostante il forcing finale, non hanno saputo mettere la freccia del sorpasso. Ai calci di rigore sono quindi risultati decisivi gli errori bianconeri di Vlahovic e Yldiz ma soprattutto la grande precisione dei toscani che hanno messo il punto esclamativo sulla gara con il sigillo finale di Marianucci.
Le scelte di Thiago Motta e D’AversaThiago Motta, alle prese con diverse assenze nello scacchiere bianconero, resta fedele al 4-2-3-1 e non fa ricorso al turnover: scelte pressoché obbligate nella linea a quattro di difesa davanti a Perin, composta da Weah, Gatti, Kelly e Cambiaso. In mediana c’è la coppia formata da Thuram e Koopmeiners mentre nel reparto offensivo il tecnico italo-brasiliano schiera per la prima volta contemporaneamente sia Kolo Muani, posizionato sulla trequarti al fianco di McKennie e Nico Gonzalez – sia Vlahovic. Tante anche le assenze nella formazione empolese, messa in campo da D’Aversa con il 3-5-2 e con tanti giovani: tra i pali della porta empolese c’è Vasquez, protetto dal trio di centrali formato da Marianucci, Ismajli e Tosto. Le fasce sono invece di competenza di Sambia e Cacace, con Henderson, Bacci e Maleh a presidiare la mediana. Davanti, infine, la coppia d’attacco formata da Konaté e Colombo.
Primo tempoPartenza arrembante dei bianconeri che dopo appena 2’ creano la prima palla gol grazie alla sponda di testa di Kolo Muani che, su lancio lungo di Kelly, di testa libera Nico Gonzalez, il quale però, a tu per tu con Vasquez in uscita, non inquadra clamorosamente lo specchio della porta empolese. Un primo, grande rimpianto per la formazione di Thiago Motta che prova subito a riordinare le idee e si affida proprio a Kolo Muani per dare brio al fronte d’attacco: il francese agisce da regista offensivo e tenta di movimentare la manovra di una Juve senza però trovare né in Nico Gonzalez né in Vlahovic le giuste sponde per scardinare la retroguardia toscana. I bianconeri, infatti, spingono cercando di portare tanti uomini in avanti ma in fase di finalizzazione peccano sul piano della concretezza e della lucidità.
L’Empoli, dal canto suo, si difende con ordine e al 24’ spezza il monologo bianconero iniziale estraendo dal cilindro il gol vantaggio: tutto nasce da una palla recuperata grazie all’ottima pressione sui portatori di palla juventini; la palla arriva così a Maleh che dal limite dell’area scocca un potente destro a incrociare di collo pieno che si insacca a mezza altezza. Uno spartiacque perché, dopo il gol, l’inerzia del match cambia padrone: la Juventus va infatti in tilt al cospetto di un Empoli che al contrario prende coraggio e guadagna metri grazie a una manovra ariosa e coraggiosa chiudendo in crescendo la prima metà di gara e sfiorando per ben due volte con Konaté il raddoppio: al 41’ l’attaccante dei toscani riceve il pallone da Maleh al culmine di una ripartenza ma calcia troppo debolmente all’indirizzo di Perin. Ancor più ghiotta è l’occasione che gli capita sui piedi in pieno recupero, quando raccoglie un lancio millimetrico di un compagno e con un diagonale sinistro colpisce il palo graziando una Juventus che rientra negli spogliatoi sotto nel punteggio e subissata dai fischi dell’Allianz Stadium.
Secondo tempoDopo l’intervallo, D’Aversa toglie Ismajli sostituendolo con Goglichidze e l’Empoli riparte con grande grinta. A tentare di suonare la carica e dare la scossa a una Juventus troppo remissiva è Vlahovic con tiro a rientrare su punizione, che Vasquez intercetta a pochi centimetri dall’incrocio dei pali. Un minuto più tardi arrivano anche le prime mosse di Motta che fa un all-in passando a uno schieramento ultra-offensivo con gli innes di Yldiz – che si posiziona sotto punta – e Locatelli. Proprio il fantasista turco si mette subito in luce con un tiro che finisce alto sopra la traversa. Immediata la replica dell’Empoli che in contropiede crea un altro due contro uno che porta Sambia ad un tiro potente ma poco angolato. Per cercare di tenere alto il livello della freschezza dei suoi, allora, d’Aversa fa le sue prime mosse: dentro Esposito Kouamé e Pezzella per Konaté, Colombo e Tosto. Al 65’, però, arriva il lampo bianconero che porta al pareggio: con un numero da circo, Thuram salta Henderson con una conclusione sul primo palo beffa un Vasquez in questo caso non impeccabile.
L’1-1 rivitalizza i bianconeri che sciolgono briglie e tensione, ricominciando ad attaccare con grande impeto: Kolo Muani è una spina nel fianco di Goglichidze sulla sinistra e Vlahovic di testa ci prova al 77’ senza fortuna su cross di Yldiz. La risposta empolese è una conclusione di Esposito che Perin riesce ad intercettare solo in due tempi. Va invece fuori misura il diagonale da ottima posizione di Kouamé che dà vita ad un finale da vivere tutto d’un fiato in cui anche Vlahovic prova a recitare un ruolo da protagonista prima con un destro fuori misura per pochi centimetri e poi con un’iniziativa sventata in extremis dall’uscita di Vasquez. L’assedio finale dei bianconeri, che ci provano anche con il tiro di controbalzo di Yldiz all’ultimo respiro, non porta però frutti e così il triplice fischio di Fourneau manda il match ai calci di rigore. Ed è proprio nella lotteria dei tiri dagli undici metri che si materializza definitivamente l’impresa dei toscani: Vlahovic parte calciando alto il primo penalty e l’Empoli replica con il percorso netto propiziato dalle reti di Henerson, Kouamé e Cacace. La Juve si aggrappa alla precisione Kolo Muani e Locatelli per restare in piedi ma poi Yldiz si fa ipnotizzare da Vasquez e Marianucci spedisce in una storica semifinale i toscani spiazzando Perin. Il tabellino: Juventus (4-2-3-1): Perin; Weah, Gatti, Kelly (dal 55’ Locatelli), Cambiaso (dall’85’ Alberto Costa); Koopmeiners (dal 55’ Yldiz), Thuram; Kolo Muani, McKennie, Nico Gonzalez (dal 60’ Conceiçao); Vlahovic. Empoli (3-5-2): Vasquez; Marianucci, Ismajli (dal 45’ Goglichidze), Tosto (dal 60’ Pezzella); Sambia, Henderson, Bacci (dal 73’ Gyasi), Maleh, Cacace; Colombo (dal 60’ Kouamé), Konate (dal 60’ Esposito). Marcatori: Maleh (Emp. 24’), Thuram (Juv. 60’) Note – Ammonizioni: Henderson, Goglichidze, Esposito, Locatelli.
MATTEO AIROLDI
sport.quotidiano