Festa Viola, in 1500 cantano "Pioli is on fire". E Kean vuole restare

Si apre il sipario della stagione e si accende il "Viola Carpet", l'evento fatto di luci e colori per far iniziare in modo spettacolare la nuova annata della Fiorentina. Alla guida c'è Stefano Pioli, il nuovo allenatore che si posiziona al centro dello stadio "Curva Fiesole" del Viola Park, esaurito con 1500 tifosi arrivati sugli spalti a far festa insieme alla squadra. E poi sotto i riflettori c'e Moise Kean, l'uomo più atteso e applauditissimo. Il centravanti fa il pieno di amore, prende la parola sulle note della sua musica e dice: "Sono tanto motivato per andare avanti. La Fiorentina mi ha sempre aiutato e adesso darò il meglio per la Viola". Musica, questa volta, per le orecchie dei tifosi che vogliono vederlo ai nastri di partenza della nuova stagione. Dopo queste parole ancor di più.
La sorpresa al Viola Park arriva dagli Stati Uniti con il direttore generale Alessandro Ferrari che annuncia il collegamento con Rocco Commisso. Il presidente dice: "Siamo contenti di avere Stefano Pioli come allenatore e spero che sia il nostro miglior anno fino di sempre". Il tecnico entra sul prato sulle note di "Pioli is on fire" cantata dai tifosi. Per lui un ritorno a "casa" fra l'ovazione della gente: "Sono molto felice per esserci ritrovati. Significa tanto per me e vogliamo dare il massimo e regalare soddisfazioni. Lavoro per le emozioni e qui posso farlo". Prendono la parola anche Luca Ranieri, Mandragora, De Gea, Dodo, Gosens e Dzeko. Tutti con la stessa determinazione e un solo messaggio: "Fare una grande stagione". Presenti sul prato anche Primavera e prima squadra femminile.
Le immagini di Moise Kean, sorridente al Viola Park in mattinata, avevano già riempito il cuore dei tifosi della Fiorentina. Il centravanti ha detto no all'Arabia nei giorni scorsi e ora mancano meno di 24 ore prima della fine della validità temporale della clausola rescissoria. Intanto però l’attaccante si sta già alleando con Pioli che vuole ripartire dalle sue reti e durante l'evento ha ribadito la sua motivazione per i colori viola. Un passo in più per la permanenza. Servirebbe l'assalto di un top club, come il Manchester United che lo ha sempre seguito, che dovrebbe chiudere il tutto in pochissime ore, pagando 52 milioni e trovando l'accordo su destinazione gradita e ingaggio. Sono le ultime ore in apnea, ma se oggi non ci sarà un colpo di scena, la clausola non sarà più un pericolo e si apriranno nuovi scenari perché la palla passerà alla Fiorentina che non sarà più "prigioniera" e che lo farebbe partire soltanto per cifre più alte e attraverso una trattativa fra club. L'intenzione però è quella di mettersi al tavolo e cominciare i dialoghi per il rinnovo, con adeguamento dell'ingaggio sui 4 milioni di euro, ridiscutendo pure la clausola. Le premesse ci sono tutte.
La Gazzetta dello Sport