Giallorossi in Alto Adige: da oggi al lavoro a Bressanone

Da oggi, il Lecce inizierà a sudare a Bressanone, quasi sempre al ritmo di due sedute di allenamento quotidiane. La comitiva giallorossa si è trasferita ieri dal Salento alla ridente località in provincia di Bolzano, in Trentino Alto Adige, dove lavorerà sino al 4 agosto, giorno fissato per il ritorno a casa. Il gruppo alloggia presso l’Hotel Dominik e poi si sposta presso il centro sportivo Naz-Sciaves per effettuare il lavoro giornaliero predisposto dal trainer Eusebio Di Francesco e dai suoi collaboratori.
Alle dipendenze dello staff tecnico ci sono trenta calciatori: i portieri Wladimiro Falcone (classe 1995), Christian Fruchtl (2000), Jasper Samooja (2003) e Plamen Penev (2008), i difensori centrali Federico Baschirotto (1996), Kialonda Gaspar (1997), Christian Pehlivanov (2006) e Tiago Gabriel (2004), i terzini Vernon Addo (2005), Antonino Gallo (2000), Owen Kouassi (2003), Marlon Ubani (2005) e Danilo Veiga (2002), i centrocampisti Medon Berisha (2003), Lassana Coulibaly (1996), Olaf Gorter (2005), Thorir Helgason (2000), Mohamed Kaba (2001), Niko Kovac (2005), Balthazar Pierret (2000), Hamza Rafia (1999) ed Ylber Ramadani (1996), gli esterni alti Lameck Banda (2001), Tete Morente (1996), Kona N’Dri (2000) e Santiago Pierotti (2001), gli attaccanti centrali Rares Burnete (2004), Francesco Camarda (2008), Pasquale Esposito (2008), Nikola Krstovic (2000).
Il marcatore centrale cileno Matías Pérez (2005), l’ultimo acquisto effettuato dal responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino e dal direttore sportivo Stefano Trinchera, si aggregherà ai compagni di squadra nei prossimi giorni, appena avrà risolto alcune questioni di carattere burocratico in patria.
Nel corso del periodo di ritiro, la compagine salentina disputerà tre partite amichevoli. Il 23 luglio, alle ore 19, è in cartellone Lecce-Natz. Il 27 agosto, alle ore 18, è in programma Lecce-Spezia. Il 3 agosto si giocherà Lecce-Carrarese. Tra la seconda e la terza gara potrebbe essere inserito un quarto test.
La Gazzetta del Mezzogiorno