Giro d’Italia, a Bormio nuova stoccata della maglia rosa. Ma Carapaz non molla

È il colpo che non ti aspetti, la stoccata del fuoriclasse servita all’arrivo con tanto di inchino. Nel giorno del Mortirolo, la Montagna Sacra del ciclismo che prefigura altri sconquassi in classifica, riemerge invece la maglia rosa Isaac Del Toro che, con un guizzo da finesseuér, conquista la 17esima tappa attaccando sull’ultima rampa a tre chilometri dal traguardo di Bormio.

Messico e nuvole e una spruzzata di pioggia. L’unico che gli resiste è Richard Carapaz ma anche l’equadoriano, che in precedenza lo aveva attaccato sul Mortirolo, si deve arrendere all’allungo finale del messicano classificandosi terzo dietro anche a Romain Bardet.

Fermi tutti: sarà meglio rivedere qualche giudizio frettoloso. E rivalutare, ancora una volta, questo giovane corridore che con classe cristallina, ma anche con tanto cuore, ribadisce che lui non molla. Che non ha nessuna voglia di farsi da parte. E che pur soffrendo sulle lunghe salite è subito pronto a tornare all’attacco in finali veloci come quello di Bormio, dove la sua esplosività gli ha permesso di bruciare veterani tosti come Carapaz e Yates.

«Ho imparato a correre con la testa» dice Del Toro dopo il suo exploit. «Sul Mortirolo, durante l’attacco di Carapaz, ho faticato, ma ho conservato le forze per riportarmi sotto nella discesa. Poi nell’ultimo strappo sono scattato. Sono contento sia per i mei compagni, sia perchè sono riuscito a difendere bene la maglia rosa, la strada è ancora lunga...».

Niente da dire, il ragazzo sta crescendo. E lascia di stucco chi già lo dava per colpito e affondato. Vero che Richard Carapaz resta il suo grande sfidante, soprattutto pensando agli ultimi due tapponi di montagna però Del Toro conferma che i suoi avversari dovranno sudare ancora parecchio per sfilargli la maglia rosa.