Giro d’Italia, arrivano le salite. Ad Asiago vince Carlos Verona, sempre più leader Del Toro, in profonda crisi Roglic

Un’altra scrollata. Come birilli, uno dopo l’altro, saltano i big del Giro. Dopo Giulio Ciccone, che ha dato forfait per la brutta caduta di sabato, questa volta è toccato a Primoz Roglic, grande favorito della vigilia, in crisi nell’ultima salita prima di Asiago.
Alla fine, nonostante l’aiuto dei compagni, lo sloveno accusa un ritardo di un minuto e mezzo da Isaac Del Toro, fresco appunto come una rosa e sempre più dominatore della corsa.
Da questo lunedi, ultima settimana del Giro, arrivano le grandi montagne. Che sicuramente daranno ulteriori scossoni. La maglia rosa comunque è ben salda al comando. Rispetto ai rivali sembra baciata dalla grazia. Vero che la strada è ancora lunga, però il ridimensionamento di Roglic, in ritardo di oltre 4 minuti, la favorisce non poco.
Dietro alla maglia rosa, si difende bene Simon Yates, secondo a 1 minuto e 20”. Lo spagnolo Ayuso, compagno della maglia rosa, segue al terzo posto con quasi un minuto e mezzo. Questa coppia della Emirates, che non si sa se scoppierà, è un altro punto caldo di un Giro finora disastroso per gli italiani, mai una volta primi in una tappa.
Nella quindicesima, al traguardo di Asiago, dopo 219 km si registra il secondo successo in carriera per lo spagnolo Carlos Verona, compagno di Ciccone nella Lidl Trek, cui ha dedicato la vittoria. Secondo posto per Florian Stork, terzo per Cristian Scaroni, staccati di una ventina di secondi da Arona che regala la sesta vittoria alla Lidl Trek, la squadra di Mads Pedersen, mattatore con 4 successi di tappa.
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