Giro, Del Toro fa esplodere la corsa sugli sterrati e va in rosa. A Siena vince Van Aert

SIENA – Il Giro è davvero esploso e la miccia l’ha accesa Isaac Del Toro. Il 21enne messicano ha lasciato per strada anche il suo capitano Juan Ayuso e ha scavato un solco importante nella tappa degli sterrati, la nona, una delle più attese, tra Gubbio e Siena: cinque settori di strade bianche durissimi che hanno esaltato il 21enne nato nella Bassa California, vincitore del Tour de l’Avenir 2023. Un’azione da lontano chiusa in coppia con uno splendido Wout Van Aert sullo strappo di Via di Santa Caterina: vince il belga sul messicano. I due hanno guadagnato 58” su Ciccone, Carapaz, Tiberi. Ayuso, caduto nell’infervorare della battaglia, ha perso 1’07”, Roglic fermato da una caduta e da un problema meccanico è naufragato a 2’22”. Del Toro è anche il primo messicano in maglia rosa. E non sembra destinato a perderla così facilmente: è lui che va al giorno di riposo da leader della generale con 1’13” su Ayuso, Tiberi è terzo a 1’30”. Ciccone è 5° a 1’41”, Roglic 10° a 2’25”.
La cronacaLa fuga del giorno parte presto ma non diventa mai una vera minaccia per gli uomini della classifica: Fretin, Groves, Hermans, De Bondt, Van der Hoorn e Lamperti (quattro belgi, un americano e un australiano) toccano al massimo i due minuti di vantaggio. Il gruppo maglia rosa è tirato costantemente dalla Q36.5 di Pidcock, non dall’Astana del primo della classifica Diego Ulissi. Ai -68 dall’arrivo inizia il primo dei cinque tratti di sterrato, quello di Pieve a Salti: l’iniziativa la prende Pedersen per il suo capitano Giulio Ciccone. Gli sterrati sono asciutti, quindi terribilmente polverosi. Pedersen seleziona subito un gruppetto di una quindicina di uomini: non manca nessuno dei big della classifica. Ulissi subito molto lontano dai primi. Da Pieve a Salti escono davanti Hermans e Groves (entrambi della Alpecin) con 35” sul gruppo dei big, Ulissi a 2 minuti. Il secondo settore è quello di Serravalle (altri 9,3 km, con punte all’11%). All’ingresso cade Michael Storer, uno degli scalatori più forti. Pedersen si sfila ed è la Ineos di Bernal a prendere in mano le operazioni. Caduta proprio in questo settore per Roglic e Pidcock: una scivolata per lo sloveno, senza apparenti conseguenze fisiche. Attacca Del Toro, ma si porta dietro Van Aert e Bernal. Roglic indietro e isolato, poi ritrova Pellizzari. A 50 dall’arrivo in testa sono in 6: Groves, Hermans, Del Toro, Bernal, Turner, Arensman, Van Aert. A 20” Ayuso, Tiberi, Ciccone e Carapaz. Roglic perde 35”, ma fora e rotola a oltre un minuto.
All’ingresso di San Martino in Grania (terzo settore di sterrato), il gruppo Ayuso-Tiberi ha già 45”. Bernal, Rivera, Del Toro e Van Aert tirano dritto e sembrano i più forti di giornata. Roglic perde 30” da Ayuso in un inferno di polvere e vento. Sui primi quattro si riporta da solo un incredibile Vacek (Lidl-Trek). Sullo sterrato di Montaperti riparte Del Toro, si porta dietro il solo Van Aert, poi Bernal e Vacek. Il messicano guadagna un minuto sul capitano Ayuso: in casa UAE è grande la confusione di ruoli tra i due. Ultimo settore a Colle Pinzuto: Del Toro e Van Aert da soli, salta Bernal. La tappa se la giocano Van Aert e Del Toro sullo strappo di Via di Santa Caterina, anzi proprio in Piazza del Campo, in volata: vince il fiammingo, è il suo grande ritorno.
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