I cinquanta giorni di Comolli per rifare il trucco alla Juve

Cinquanta giorni a partire da oggi. Quelli che rimangono a Damien Comolli per rifare il trucco alla Juve prima della fine del mercato, non sono pochi ma certamente non sembrano troppi. Perché c’è una squadra intera in uscita, si potrebbe anche schierare secondo il 3-4-2-1 di Igor Tudor, pure con diverse alternative per ogni reparto. Ed è ovviamente da come e quando si scioglieranno tutti questi nodi che passerà il mercato in entrata: al termine del campionato resisteva la convinzione che sarebbero bastati 3-4 colpi per compiere il salto di qualità, ma quella era una squadra costruita da Giuntoli e pensata per Thiago Motta, alla fine del Mondiale per club si è concretizzata la convinzione di dover fare molto di più. Non è più tempo di rivoluzioni, ma un ampio restyling è di nuovo necessario. Considerando anche chi torna dal prestito, sono almeno una quindicina i giocatori in vendita: forse non tutti partiranno, ma gli acquisti in programma sono già raddoppiati rispetto alla previsione iniziale.
Il personaggio
Comolli ha scelto: sarà Modesto il nuovo dt della Juventus Nicola Balice
Mercato intenso quindi, per Comolli e il nuovo dt Modesto, in prima linea insieme a un paio (e non di più) intermediari di fiducia. In attacco comanda il caso Vlahovic, non arrivano segnali di pace dal suo entourage, il braccio di ferro continua mentre la Juve lavora ai fianchi il Psg per riprendere Kolo Muani dopo aver ingaggiato David. Resiste poi la volontà di centrare il doppio colpo sulla trequarti, la Juve insiste sia per Sancho sia per Conceiçao, entrambi i giocatori lavorano per risolvere i propri problemi economici con Manchester United e Porto per riuscire a completare il trasferimento in bianconero. Per fargli spazio in organico e a bilancio sono necessarie però più cessioni sulle fasce: prosegue la trattativa tra Nico Gonzalez e l’Al Ahli, potenzialmente la più ricca (30 milioni in ballo) ma di sicuro non l’unica. La nuova soluzione per Mbangula potrebbe portare il belga al Werder Brema per una decina di milioni. Mentre lo Sporting insiste per Alberto Costa (prima offerta da 12 milioni più 2 di bonus) e il Marsiglia per Timothy Weah (chiesti 15 milioni, i francesi vogliono il prestito). Tutta una serie di cessioni che se si dovessero concretizzare aprirebbero varchi anche tra i terzini di spinta: si valutano opzioni low cost (come gli over 30 Clauss del Nizza o Widmer del Mainz) in alternativa ai brasiliani Dodò e Wesley (Roma in vantaggio), mentre guadagnano posizioni le scommesse Piquerez (Palmeiras) e soprattutto Palestra, nonostante l’ultimo gioiello del vivaio dell’Atalanta abbia fin qui collezionato solo 394 minuti in prima squadra.
Staffetta André-Douglas Luiz?Anche a centrocampo si cercano colpi di sostanza. Il West Ham intensifica i contatti per Douglas Luiz, la Juve chiede 40 milioni tra prestito e obbligo di riscatto, il brasiliano ha già detto sì. E pure McKennie, dopo la brusca frenata sul fronte rinnovo di contratto, è di nuovo in uscita. Al loro posto un regista (proposto Rongier del Marsiglia, si complicano le prime scelte Xhaka e Hjulmand). E un uomo di gamba: il Newcastle non molla Tonali, su Ederson è piombato l’Al Hilal, piace quell’André del Wolverhampton proposto da Mendes che si inserisce tra Bissouma (Tottenham) e Ndidi (Leicester). Tutto qui? No, perché Tudor vuole anche un centrale di spessore e un secondo portiere affidabile in caso di addio di Perin. Mancano cinquanta giorni, non sono pochi. Ma c’è tanto, tantissimo da fare.
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