Il Lecce cambia strada, Giampaolo è ormai ai saluti

LECCE - Uno stringato comunicato diramato nella mattinata di ieri ha reso noto che il Lecce ha «interrotto il rapporto contrattuale con mister Marco Giampaolo». Come di prammatica, la nota prosegue con il ringraziamento per il «lavoro svolto con grande dedizione» e con «l’augurio per le migliori fortune professionali». Per quel che riguarda il sostituto dell’ormai ex allenatore giallorosso, a differenza di quanto sembrava 48 ore fa, in pole position non ci sarebbe più Davide Nicola ma Eusebio Di Francesco, con Alberto Gilardino più defilato.
Che tra il Lecce e Giampaolo si andasse verso una separazione, a dispetto del fatto che il contratto del trainer si fosse rinnovato automaticamente per l’annata 2025/2026 in seguito al raggiungimento della salvezza, lo si era intuito da diversi giorni. Ma che questa sarebbe stata la strada intrapresa dal club salentino lo si è capito in maniera ancora più nitida nel corso della conferenza stampa tenuta sabato dal responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino e dal direttore sportivo Stefano Trinchera per fare il bilancio della stagione passata e per introdurre i primi temi relativi alla prossima. Oltre a rinviare ad un incontro che sarebbe stato programmato a breve ogni decisione sul futuro di Giampaolo, infatti, Corvino ha chiarito che il management del Lecce ha una precisa idea del gioco che dev’essere sviluppato dalla squadra nel corso del campionato.
Ebbene, quando gli è stato chiesto quale fosse, il responsabile dell’area tecnica ha espresso dei concetti che sono sembrati subito assai lontani da quelli che ha a cuore l’ormai ex tecnico giallorosso. A stridere con maggiore decisione è stata la frase con la quale il dirigente di Vernole ha sottolineato come i tifosi non devono annoiarsi con troppi passaggi indietro. In antitesi con la richiesta più volta avanzata da Giampaolo ai propri uomini di effettuare «un passaggio in più» perché in questo modo, a suo parere, è più facile arrivare a riempire l’area avversaria con più calciatori. Insomma, si è capito che ci fosse una netta distanza tra i modi di intendere il calcio delle due parti.
Chiuso il ciclo di Giampaolo, durato circa sette mesi, a breve potrebbe aprirsi quello di Eusebio Di Francesco, che parrebbe il prescelto del tandem Corvino-Trinchera. Al termine del torneo 2024/2025, il trainer pescarese è retrocesso in B alla guida del Venezia, società con la quale aveva un altro anno di contratto e che gli ha proposto di restare al suo posto anche nel 2025/2026. Il 56enne ex Roma e Sassuolo, però, ha preso tempo prima di dare una risposta, non avendo mai nascosto di preferire cimentarsi ancora in massima serie. Una opportunità che ora potrebbe concretizzarsi sulla panchina del Lecce.
Di Francesco ha già lavorato in seno al sodalizio salentino nel 2011/2012, in A, ma la sua avventura si è conclusa dopo 13 giornate, il 4 dicembre 2011, con la formazione giallorossa ultima in graduatoria a quota 8 punti e con 9 sconfitte rimediate in 13 match disputati. Fu sostituito da Serse Cosmi, con il quale il Lecce effettuò una bella rimonta, che però non fu sufficiente ad evitare il declassamento in B. Ora l’allenatore abruzzese potrebbe provare a prendersi una rivincita ed anche a scrollarsi di dosso l’etichetta, affibbiatagli nelle ultime due annate, dopo le retrocessioni subite con il Frosinone e con il Venezia, di tecnico bravo a fare giocare bene le sue compagini, ma non altrettanto a condurle al traguardo della permanenza.
Di Francesco ha centrato i risultati migliori da allenatore del Sassuolo e della Roma, nella sua prima annata in giallorosso. Alla guida del team emiliano è passato dalla prima storica promozione in A del 2012/2013 alla salvezza del 2013/2014 (con tanto di esonero e poi di ritorno in panchina), al dodicesimo posto del 2014/2015, dalla qualificazione ai preliminari di Europa League del 2015/2016 alla dodicesima piazza del 2016/2017.
Nel 2017/2018 ha avuto la grande chance nella capitale, conquistando il terzo gradino del podio in campionato e raggiungendo la semifinale di Champions League, eliminando il Barcellona ai quarti.
Oltre a quello di Giampaolo, ieri il Lecce ha interrotto anche il rapporto con Giuseppe Scurto, mister della formazione Primavera 1.
Sul fronte del mercato, è in dirittura d’arrivo la trattativa per tesserare il centrale difensivo sloveno Lovro Golic, classe 2006, distintosi nella Primavera della Roma, società dalla quale si svincolerà il 30 giugno prossimo per scadenza di contratto. Il Lecce se lo assicurerà quindi a parametro zero.
La Gazzetta del Mezzogiorno