Inzaghi-Pisa, l’addio che scontenta tutti. Ora il valzer delle panchine

Pisa, 30 maggio 2025 – Il giorno dopo la notizia della separazione ciò che rimane è la delusione da ambo le parti. Da un lato Inzaghi sperava, e forse era convinto di ottenere una risposta positiva dalla società riguardo le sue richieste, dall’altro il Pisa, che senza dubbio non ha gradito le modalità e le tempistiche nelle quali si è consumato quello che sarà il divorzio. A fini di cronaca, è doveroso continuare a utilizzare il condizionale, seppure la frattura paia oramai insanabile.
Non sono previsti passi di indietro dalle due parti. Inzaghi è libero di ascoltare le offerte delle altre società, Palermo in primis. Un mese esatto fa venne pubblicato il primo articolo che raccontava l’interessamento da parte del club rosanero all’allenatore. E se allora venne smentito, con il senno di poi è lecito il dubbio che un fondamento di verità vi fosse già allora. Una volta che sarà raggiunto l’accordo con il nuovo club, saranno ragionati i termini in cui avverrà la risoluzione del contratto con il club.
Dall’altro il Pisa ha iniziato a sondare il successore del prossimo tecnico. I nerazzurri sembrano però coinvolti nel valzer delle panchine che sta influenzando quasi la metà delle squadre di Serie A. Un effetto domino che comprende anche il club neopromosso. Si presuppone che vi sia ancora da attendere per la nomina dell’allenatore, a una settimana dal sorteggio dei calendari del campionato, in programma il 6 giugno a Parma. I profili graditi sono quelli noti, da quelli più scafati e rodati in Serie A come Zanetti, ai nomi noti del calcio, come Pirlo, fino alla pista estera di cui si è parlato negli ultimi giorni. Quello che trapela, però, è la volontà di trovare un nome di spessore e caratura.
Consideriamo un fatto positivo. Rispetto alle ultime due stagioni, assieme all’allenatore non cambierà il direttore sportivo. Saldissima la posizione di Davide Vaira. Il suo lavoro è molto apprezzato ed è già al lavoro assieme a Giovanni Corrado sul fronte allenatore e sul fronte calciomercato. Non sarebbe quindi corretto parlare di rivoluzione o di nuovo anno zero. Il Pisa certo, forte anche della durata del contratto di Inzaghi, avrebbe preferito non trovarsi in questa situazione. Ma come ripetiamo: la società e solida. Non sarebbe necessario ripeterlo, considerando i risultati ottenuti. Se dovessimo stimarlo, l’indice di gradimento della proprietà tra i tifosi starebbe godendo il massimo storico. Intanto rimaniamo i fatti. L’estate del Pisa si apre come si sono aperte le ultime tre, con la ricerca di un nuovo allenatore. Un’evenienza insperata, ma tant’è.
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