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Juve, la lista di Comolli per il centrocampo: l'ultima idea è Xhaka, poi Bissouma e...

Juve, la lista di Comolli per il centrocampo: l'ultima idea è Xhaka, poi Bissouma e...

La Juventus vuole ricostruire il motore della squadra di Igor Tudor e pensa a Granit Xhaka del Bayer Leverkusen, già nel mirino del Milan nelle scorse settimane. La rivoluzione del centrocampo di un anno fa non è bastata e alla Continassa sono pronti a correre ai ripari. Almeno un colpo, forse due se i bianconeri riusciranno a monetizzare al meglio l’addio di Douglas Luiz, ai margini prima con Thiago Motta e poi con il suo successore croato. Damien Comolli da un lato cerca squadra al brasiliano – il manager francese ne ha parlato con l’agente dell’ex Aston Villa durante l’incontro della scorsa settimana a Miami – però dall’altro si muove su più fronti a caccia di un mediano che possa alzare il livello del reparto aggiungendosi all’intoccabile Khephren Thuram, a capitan Manuel Locatelli e al jolly Weston McKennie. La priorità di Tudor è un centrocampista duttile, dinamico e abile in entrambe le fasi. Il sogno della Signora resta Sandro Tonali del Newcastle. La strada per l’azzurro, però, ogni giorno sembra un po’ più in salita. Gli inglesi non aprono la porta per meno di 60-70 milioni e non è detto che una super offerta possa bastare. Così, accanto all’altro obiettivo azzurro - l’interista Davide Frattesi – spuntano nuove piste. Gli ultimi indizi portano a Xhaka, centrocampista di esperienza (32 anni) e spessore internazionale. In carriera ha alzato trofei con il Basilea, con l’Arsenal e soprattutto col Bayer Leverkusen: lo svizzero è stato uno dei leader della storica Bundesliga conquistata dall’allora squadra allenata da Xabi Alonso nel 2023.

José Mourinho voleva Xhaka ai tempi della Roma, Igli Tare lo ha trattato nei suoi primi mesi da direttore sportivo del Milan. Ora ci pensa la Juventus, a patto di riuscire a trovare una sistemazione per Douglas Luiz. Xhaka non sarebbe un investimento per il futuro, ma il classico giocatore in grado di migliorare chi gli sta attorno e di conseguenza la squadra. A Leverkusen non è intoccabile e il giocatore, chiuso lo splendido capitolo con Xabi Alonso, sarebbe intrigato da una nuova avventura. A tutti questi motivi si aggiunge quello economico: potrebbero bastare 12-15 milioni per convincere il Bayer a cedere l’ex Basilea.

Xhaka è un obiettivo nuovo, non l’unico ovviamente. Comolli in questa fase si sta muovendo su più fronti per individuare la miglior opportunità. In cima alla lista del manager francese, oltre al più costoso Morten Hjulmand dello Sporting (ex Lecce), ci sono sempre Florentino del Benfica e Yves Bissouma del Tottenham. Comolli ha lavorato negli Spurs e negli anni ha mantenuto un buon feeling con i vertici inglesi. Rapporti che possono facilitare l’affare Bissouma. Il 28enne maliano ha il contratto in scadenza nel 2026 e il Tottenham è entrato nell’ordine delle idee di cedere l’ex Brighton. La valutazione balla tra i 15 e i 20 milioni. Un compromesso non sembra impossibile. Comolli apprezza Bissouma e sta valutando i pro e i contro dell’operazione. Se le riflessioni proseguono è soprattutto perché il maliano è extracomunitario. La Juventus ha già destinato uno slot Extra Ue a Jonathan David, svincolato di lusso e primo colpo della nuova era Comolli-Chiellini. L’idea di occupare la seconda casella con Bissouma è una possibilità. Ma a inizio luglio – e con la necessità di ristrutturare anche altri reparti – alla Continassa vogliono pensarci bene per non precludersi altre occasioni “extracomunitarie” in attacco o in difesa. Non sarebbe comunque il caso di Jadon Sancho, che continua a mandare segnali alla Signora. All’ex Borussia Dortmund verrebbe riservato il posto dedicato al primo acquisto inglese e non quello extracomunitario. L’ex Chelsea è rientrato al Manchester United, ma non per restarci. Tanto che i Red Devils hanno ricominciato la stagione e a Sancho sono state prolungate le vacanze. La Juventus continua a trattare per abbassare le richieste economiche del Manchester United e dell’entourage del ragazzo.

La Gazzetta dello Sport

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