Lecce e Di Francesco l’affare è fatto: Krstovic, sirene Premier

LECCE - Il trainer che allenerà il Lecce nell’annata 2025/2026, nella sua quarta avventura consecutiva in massima serie, non ha ancora un volto certo. Ma sarebbe sempre più vicino l’ingaggio di Eusebio Di Francesco. Il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino ed il direttore sportivo Stefano Trinchera stanno continuando a tessere la loro tela con l’obiettivo di dare quanto prima la nuova conduzione tecnica alla squadra giallorossa, per poi stilare le linee guida da seguire in sede di mercato, entro i limiti di spesa che il club presieduto da Saverio Sticchi Damiani è abituato a rispettare.
Ieri, il management del Lecce ha intensificato i contatti con Di Francesco, sia direttamente per talune questioni, che tramite il suo entourage per altre. La trattativa sembrerebbe alla stretta finale.
In attesa di sapere con certezza chi allenerà l’undici salentino nella prossima stagione, come sempre accade in questo periodo, a bocce ferme, impazzano le voci di mercato.
In entrata, ci sarebbe un interessamento a Samuele Birindelli, terzino del Monza, legato alla società brianzola sino al 30 giugno 2026. Il fatto che il calciatore pisano abbia solo un altro anno di contratto potrebbe agevolare l’operazione.
Va detto, però, che il giocatore toscano, 26 anni il prossimo 19 luglio, predilige giostrare a destra, posizione nella quale il Lecce può contare su Frederick Guilbert e Danilo Veiga. Considerato che il portoghese è giunto nel mercato di gennaio, facendo intravedere interessanti potenzialità, l’arrivo di Birindelli avrebbe un senso solo qualora dovesse andare via il francese, che è stato titolare del ruolo.
Un altro nome che viene accostato a quello del sodalizio di via colonnello Costadura è quello di Alessio Zerbin, che da luglio tornerà in forza al Napoli, dopo avere militato in prestito al Venezia, club al quale si è accasato a gennaio. Qualora a guidare il Lecce dovesse essere Di Francesco, pare che gli farebbe piacere avere di nuovo a disposizione il 26enne originario di Novara, che in laguna ha collezionato 20 presenze, delle quali 17 dal primo minuto e 3 da subentrante, segnando una rete e fornendo due assist.
Il Lecce potrebbe chiedere il prestito di Zerbin alla società partenopea, ma a patto di ottenere il diritto di riscatto, nel rispetto della politica portata avanti sino ad oggi.
Il calciatore predilige muoversi sulla fascia mancina, sulla quale i salentini perderanno Jesper Karlsson, che rientrerà al Bologna. Sul medesimo versante, però, possono contare su Tete Morente, reduce da una stagione tutto sommato positiva, e su Lameck Banda che, di contro, anche a causa degli infortuni, ha dato poco alla causa giallorossa, a dispetto delle qualità che in tanti gli riconoscono.
Quale terzino mancino regge il nome di Tommaso Augello, in scadenza di contratto con il Cagliari. La novità, in questo caso, è che i sardi potrebbero proporgli un prolungamento, se il neo trainer Fabio Pisacane lo vorrà trattenere in Sardegna.
In attesa che, da inizio luglio, possa essere perfezionato il tesseramento di Lovro Golic, centrale difensivo sloveno, classe 2006, in procinto di svincolarsi dalla Roma, che lo ha impiegato nella formazione Primavera, dall’Argentina rimbalzano rumor che riferiscono di un pour parler del Lecce con il Racing Cordoba per la punta centrale Julian Ariel Vignolo. Il ragazzo, classe 2006, ha una valutazione che si aggira intorno al milione di euro. Su di lui ci sarebbero pure Sassuolo e Pisa.
Aumentano, intanto, le pretendenti all’acquisto del centravanti Nikola Krtovic. A dicembre c’è stato un tentativo di affondo del Betis e del Milan, che restano alla finestra. In seguito il montenegrino è entrato nei radar di Inter e Juventus, ma soprattutto della Roma e del Torino. Ora sarebbero arrivate anche le «sirene» dalla Premier, con il Leeds. Corvino, che si è affrettato a rimarcare che il Lecce è in salute e non ha alcuna necessità di cedere il bomber o altri pezzi pregiati della rosa, gongola in quanto pregusta un’altra sontuosa plusvalenza, dopo quella di Patrick Dorgu.
La Gazzetta del Mezzogiorno